Cultura: a Roma nasce la rete di aule studio comunali


Aprire aule di studio pubbliche in tutta Roma, accessibili anche nelle ore serali e nei giorni festivi, per garantire agli studenti, e non solo, la possibilità di avere comodamente a disposizione luoghi confortevoli e ben attrezzati. È questo l’obiettivo della Giunta capitolina che ha approvato una deliberazione – proposta dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor – con la quale ha istituito, prima città in assoluto in Italia, una rete di aule studio all’interno del proprio sistema bibliotecario. Si tratta di una riforma innovativa, nata anzitutto per rispondere alla necessità di fornire spazi di aggregazione alle centinaia di migliaia di studenti e studentesse che vivono nella Capitale.
Necessità apparsa in modo particolare con la fine dei lockdown dovuti alla pandemia da Covid-19, quando è emersa appieno l’inadeguatezza dei servizi e degli spazi pubblici dedicati ai bisogni dei giovani nelle grandi città. Le aule studio della neoistituita rete capitolina si differenzieranno dalle tradizionali biblioteche di conservazione o di pubblica lettura; saranno infatti spazi civici non legati alla necessità di consultare opere librarie in deposito e dove la cittadinanza, e in particolare i giovani, potrà accedere, con orari più estesi di quanto non avvenga con le sale lettura bibliotecarie, per studiare, leggere e avere spazi di aggregazione.
La rete delle aule studio di Roma, il cui coordinamento ricadrà sotto l’Istituzione Biblioteche di Roma, sarà formata da spazi sia di Roma Capitale sia di soggetti terzi. Tra le aule studio potranno quindi rientrare spazi gestiti direttamente dalle Biblioteche di Roma o da altre strutture comunali come Dipartimenti, Municipi o istituzioni culturali cittadine, spazi gestiti da terzi all’interno del patrimonio capitolino e spazi di proprietà pubblica o privata del tutto esterni al Comune, in una logica di sinergia e di cooperazione con il tessuto civico-culturale della città. Tutte le aule studio della città di Roma che aderiranno alla rete saranno pubblicizzate in un unico portale web a partire dal 2024.