CsC, a gennaio attività economica torna in calo


Il Real Time Turnover Index del centro studi di Confindustria, che traccia la dinamica del volume di attività economica in Italia, sulla base dei dati di fatturazione elettronica delle imprese (su un campione di clienti di TeamSystem), registra «una moderata flessione del fatturato a prezzi costanti delle imprese, pari a -0,4%»

Il nuovo indicatore per l’economia italiana, Rtt (Real time turnover), lanciato lo scorso mese dal Centro studi di Confindustria, costruito in base ai dati sul fatturato, destagionalizzato e deflazionato, registra un moderato calo dello 0,4% a gennaio. Il calo complessivo è dovuto alle costruzioni, a fronte di dati positivi per servizi e industria.
Indice basato sul sistema di fatturazione elettronica
L’indice si basa sul sistema di fatturazione elettronica gestito da TeamSystem: 400 milioni di fatture elettroniche l’anno per 900 miliardi di valore facciale. È in grado – viene spiegato – di stimare la dinamica dell’attività economica, in tempo reale, a partire dal fatturato di 200 mila imprese, con focus dedicati a macro settori, territori e dimensioni d’impresa. Il nuovo indice accompagnerà l’indagine rapida Csc sull’attività delle grandi imprese industriali.
Calo complessivo dovuto alle costruzioni
L’Rtt indica, quindi, che il 1° trimestre del nuovo anno si è aperto in calo, riducendo il trascinamento positivo, già piuttosto contenuto, ereditato dal 2023. Nelle costruzioni, l’Rtt a gennaio 2024 mostra un calo molto marcato, che fa seguito al balzo di fine 2023 legato alla scadenza degli incentivi. Nei servizi si registra un ulteriore aumento mensile
(+1,1%, dopo +2,7% a dicembre). Mentre si è avuto un forte aumento di Rtt nell’industria, +3,2%, dopo la flessione di dicembre. Questo dato, con il calo delle scorte Istat a inizio
anno, suggerisce un debole aumento di produzione.
Rtt per macro-aree: cresce solo il Centro
L’indicatore registra un calo per il Nord-Ovest (-1,1% a gennaio), meno ampio al Nord-Est (-0,4%).La flessione è più forte al Sud, dopo il balzo di dicembre. Rtt, invece, indica che al Centro resta in corso un forte aumento (+3,2%). A gennaio, Rtt indica un forte calo sia per le piccole imprese (-4,9%), che per le medie imprese (-3,0%). Il contrario avviene per le grandi imprese: l’Rtt indica un ampio aumento a gennaio.
Domanda e ordini in recupero per le grandi imprese
L’indagine rapida del centro studi di Confindustria sull’attività delle grandi imprese industriali rileva «segnali di stabilizzazione per la produzione e prospettive di recupero della domanda». Nella rilevazione di febbraio «più della metà del campione di grandi imprese industriali associate a Confindustria si attende un livello di produzione stabile rispetto al mese precedente (53,7%). Il risultato non si discosta molto da quanto riscontrato a gennaio, evidenziando pertanto una certa stabilizzazione della produzione». La quota di imprese che, a febbraio, prospettano un aumento del livello di produzione (37,2%) è più alta rispetto a quelle che si attendono una diminuzione (9,1%). Il saldo delle risposte migliora ulteriormente rispetto a gennaio. Secondo le grandi imprese di Confindustria, la dinamica di domanda e ordini sarà il principale fattore di traino. Le aspettative sull’andamento della domanda e degli ordini, «migliorano per il secondo mese consecutivo».

Peggiorano le aspettative sui costi di produzione
Tra le criticità, «peggiorano, invece, le aspettative delle imprese intervistate riguardo i costi di produzione». Il saldo tra la quota di imprese che riportano una riduzione e quelle che ne segnalano un aumento si riduce a febbraio (-8,9% da -2,5% di gennaio), secondo il Centro studi di Confindustria. Anche il saldo relativo alla disponibilità di manodopera rimane negativo, peggiorando nella rilevazione di febbraio rispetto a quella precedente (-2,3% da -1,8% a gennaio), sebbene lontano dai valori di inizio serie (-7,2% a marzo 2023). Il divario tra la quota di imprese che hanno riportato un miglioramento delle condizioni finanziarie e quella di chi ha riportato un peggioramento scende di nuovo sui valori di dicembre (-2,1% da -0,1%). A febbraio migliorano per il secondo mese consecutivo e tornano in territorio positivo le attese relative alla disponibilità di materiali (saldo a 0,6% da -0,9%). In miglioramento anche le valutazioni riguardanti la disponibilità di impianti (1,6% da -0,1%).

Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/csc-gennaio-attivita-economica-torna-calo-AFwMFVtC?refresh_ce=1