A renderlo noto è stata la Guardia costiera americana.Sono presumibilmente morti i sei operai dispersi a seguito dell’incidente che ieri ha causato il crollo del ponte Francis Scott Key Bridge di Baltimora. A renderlo noto è stata la Guardia costiera americana annunciando la sospensione delle ricerche di sopravvissuti. I sei dispersi erano impegnati in lavori di riparazione. Tra loro figurano cittadini di origine guatemalteca e messicana.Il ponte è stato colpito da “una grande imbarcazione” ed è crollato nel fiume Patapsco. La Guardia Costiera degli Stati Uniti sta esaminando tredici container danneggiati – alcuni contenenti materiali potenzialmente pericolosi – che erano a bordo della nave che si è schiantata contro il Francis Scott Key Bridge, stando ad un documento del governo degli Stati Uniti ottenuto dalla Cnn, che cita inoltre un funzionario statunitense a conoscenza dei fatti.I container danneggiati, “alcuni con contenuti che riguardano i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie e/o materiali pericolosi (HAZMAT)” vengono esaminati da una squadra d’élite della Guardia costiera, secondo una nota della Federal Cybersecurity and Infrastructure Security Agency.La nave portacontainer – la Dali battente bandiera di Singapore – ha preso fuoco ed è affondata. Secondo i siti di monitoraggio del traffico marittimo, la nave, salpata poco prima dell’una di notte ora locale, le sei del mattino in Italia, era diretta a Colombo, nello Sri Lanka.