Criminalità: confisca beni a trafficante olio oliva adulterato

FILE - A tank is filled with olive oil at the "La Betica Aceitera" oil mill in the southern town of Quesada, a rural community in the heartland of Spain's olive country, Thursday, Oct. 27, 2022. Olive oil has increased by some 75 % since January 2021, dwarfing overall annual inflation that has already been considered unusually high over the past few years and even stood at 11.5 % in October last year. (AP Photo/Bernat Armangue, File)


La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni emesso dal Tribunale di Bari nei confronti di un imprenditore pluripregiudicato operante da decenni nella sofisticazione dell’olio d’oliva. L’imprenditore in passato è stato sottoposto a diverse misure di prevenzione personali e, sulla base delle condanne subite a partire dalla fine degli anni ’80, può essere annoverato tra i principali trafficanti di olio di oliva adulterato sul territorio nazionale e su diversi mercati esteri. L’odierno provvedimento conferma la solidità del quadro investigativo, compendiata in una proposta di applicazione di misure di prevenzione patrimoniale avanzata congiuntamente dal Direttore della Dia e dal procuratore della Repubblica di Bari, che ha permesso agli inquirenti di accertare un’ampia sproporzione tra la capacità reddituale dell’imprenditore e del proprio nucleo familiare e il patrimonio accumulato. Tra i beni sottoposti a confisca si annoverano una società operante nel settore dell’imbottigliamento dell’olio di semi e dell’olio d’oliva, tre autoveicoli, tre appartamenti, diversi rapporti finanziari per un saldo totale di 100.000 euro e un complesso immobiliare composto dall’opificio dell’azienda e da un appezzamento di terreno, per un valore globale stimato in circa 1,6 milioni di euro.(AGI)
COM/MAV