Credit Suisse: ceo Koerner lascerà Ubs nelle prossime settimane

Chairman of Credit Suisse, Axel Lehmann and Credit Suisse CEO Ulrich Korner speak during Credit Suisse Annual General Meeting, two weeks after being bought by rival UBS in a government-brokered rescue, Hallenstadion, in Zurich, Switzerland, April 4, 2023. REUTERS/Pierre Albouy/File Photo


Ulrich Koerner, l’ultimo ceo del Credit Suisse, lascerà Ubs “nelle prossime settimane”, secondo quanto riportato dal Financial Times, proprio mentre il colosso bancario si prepara a compiere il prossimo passo nell’integrazione delle due banche.
Koerner ha preso le redini del Credit Suisse all’inizio dell’agosto 2022, quando la banca era già in cattive acque, con l’obiettivo di condurre una revisione strategica per cercare di rimetterla in carreggiata. È stato l’unico dirigente del Credit Suisse a entrare nel comitato direttivo quando Ubs è stata costretta a rilevare l’ex rivale nel marzo 2023 su pressione delle autorità svizzere per evitare il fallimento. Koerner, 61 anni, “sperava di lasciare l’azienda prima, ma è stato convinto a rimanere” fino alla fusione delle entità legali, secondo il quotidiano finanziario britannico, che cita fonti senza nome informate sulla questione.
La fusione altamente complessa di Ubs e Credit Suisse si svolge in più fasi. Le due banche hanno formalizzato la loro unione nel giugno 2023, ma devono ancora fondere le loro entità legali.
“I dirigenti di Ubs stanno lavorando per completare la fusione delle entità legali della banca con quelle del Credit Suisse entro la fine di maggio”, secondo le fonti del Financial Times, che aggiunge che le posizioni nel team di gestione del Credit Suisse diventeranno “obsolete” dopo la fusione delle due holding.
Ubs pubblicherà i risultati del primo trimestre domani. Gli analisti finanziari si aspettano che la banca torni all’utile dopo due trimestri in rosso a causa dei costi di integrazione. Ma sperano anche di conoscere l’impatto dell’imminente revisione delle regole svizzere per le banche considerate troppo grandi per fallire. La fusione delle due maggiori banche del Paese ha creato un colosso il cui peso rispetto all’economia svizzera sta destando preoccupazione, inducendo il governo a considerare un inasprimento delle regole applicabili al settore bancario. (AGI)