CREDIT CRUNCH: BANCHE STROZZANO IMPRESE SANE


(ROMA) Il Presidente di Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro, si dice preoccupato davanti l’aumento di imprese che alla federazione si rivolgono perchè costrette a subire restrizioni nel credito in cambio di aumenti del tasso d’interesse e di condizioni contrattuali capestro. La Federcontribuenti riceve decine di email al giorno con segnalazioni sul comportamento scorretto e ingiustificato da parte degli istituti di credito a danno di imprese definite sane perchè produttive. « Di fronte al “genocidio dell’economia reale” la politica deve intervenire e deve farlo con tutti i poteri che ha – aggiunge Finocchiaro – immediatamente si istituisca una Commissione d’inchiesta per accertare i comportamenti delle banche e le eventuali violazioni delle leggi sul credito ». Lo sviluppo per la media e piccola imprenditoria non puo’ prescindere dal supporto finanziario delle banche, specie in un periodo recessivo dove servono innovazione e investimenti. Prima si è fatto in modo che la media e piccola imprenditoria come tutte le piccole imprese commerciali non potessero operare senza l’aiuto e l’ingerenza delle banche e ora, queste stesse banche, si rifiutano di sostenere imprese e attività commerciali sane e produttive lasciandole alla deriva. Come dire che i gruppi bancari hanno deciso all’unisono di praticare lo ”strozzo”, di tagliare i fondi, di recuperare le risorse. Eppure sappiamo che la BCE a queste stesse banche ha concesso liquidità immediata con un tasso pari all’1%. Significa che o si stanno trCREDIT CRUNCH: BANCHE STROZZANO IMPRESE SANE Giovedì 16 Febbraio 2012 14:26 | | | Il Presidente di Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro, si dice preoccupato davanti l’aumento di imprese che alla federazione si rivolgono perchè costrette a subire restrizioni nel credito in cambio di aumenti del tasso d’interesse e di condizioni contrattuali capestro. La Federcontribuenti riceve decine di email al giorno con segnalazioni sul comportamento scorretto e ingiustificato da parte degli istituti di credito a danno di imprese definite sane perchè produttive. « Di fronte al “genocidio dell’economia reale” la politica deve intervenire e deve farlo con tutti i poteri che ha – aggiunge Finocchiaro – immediatamente si istituisca una Commissione d’inchiesta per accertare i comportamenti delle banche e le eventuali violazioni delle leggi sul credito ». Lo sviluppo per la media e piccola imprenditoria non puo’ prescindere dal supporto finanziario delle banche, specie in un periodo recessivo dove servono innovazione e investimenti. Prima si è fatto in modo che la media e piccola imprenditoria come tutte le piccole imprese commerciali non potessero operare senza l’aiuto e l’ingerenza delle banche e ora, queste stesse banche, si rifiutano di sostenere imprese e attività commerciali sane e produttive lasciandole alla deriva. Come dire che i gruppi bancari hanno deciso all’unisono di praticare lo ”strozzo”, di tagliare i fondi, di recuperare le risorse. Eppure sappiamo che la BCE a queste stesse banche ha concesso liquidità immediata con un tasso pari all’1%. Significa che o si stanno trattenendo le risorse per dirottarle altrove, oppure, si sta creando volutamente tensione per costringere queste imprese e imprenditori a sottoscrivere, pur di lavorare, contratti se non irregolari di certo senza vantaggio per i sottoscriventi. Di certo è in atto una manovra accompagnata dal sospetto. Sappiamo anche che queste banche stanno ” acquistando il debito pubblico italiano ” e sappiamo che in cambio riceveranno dal governo un aumento di capitale ottenuto dall’aumento della pressione fiscale, per cui, sarà il cittadino italiano a sostenere le banche private? Le banche sono delle aziende e come tali devono essere capaci di produrre bilanci senza continui interventi miracolosi da parte degli Stati o delle Banche Centrali. Paradossale che un esperto di banche come Monti non si interroghi su quanto sta accadendo in Italia. attenendo le risorse per dirottarle altrove, oppure, si sta creando volutamente tensione per costringere queste imprese e imprenditori a sottoscrivere, pur di lavorare, contratti se non irregolari di certo senza vantaggio per i sottoscriventi. Di certo è in atto una manovra accompagnata dal sospetto. Sappiamo anche che queste banche stanno ” acquistando il debito pubblico italiano ” e sappiamo che in cambio riceveranno dal governo un aumento di capitale ottenuto dall’aumento della pressione fiscale, per cui, sarà il cittadino italiano a sostenere le banche private? Le banche sono delle aziende e come tali devono essere capaci di produrre bilanci senza continui interventi miracolosi da parte degli Stati o delle Banche Centrali. Paradossale che un esperto di banche come Monti non si interroghi su quanto sta accadendo in Italia.