Covid, aumentano contagi e morti dove la campagna vaccinale va a rilento


(AGI) –  La disuguaglianza nell’accesso ai vaccini sta creando un divario epidemiologico nel mondo: i dati che mostrano che laddove si vaccina più rapidamente, la pandemia sta diminuendo, mentre in altri luoghi c’è un aumento dei casi e dei morti.

La Russia ha registrato 23.947 nuovi casi di coronavirus e 799 decessi, eguagliando il record di decessi in un solo giorno stabilito sabato scorso. Il Paese, dove la popolazione si vaccina malvolentieri, e’ in preda a un’impennata di casi attribuibili alla contagiosissima variante del virus, Delta. 

Il Brasile ha registrato 108.732 nuovi contagi e 1.324 morti per Covid nelle ultime 24 ore. Si tratta del secondo record giornaliero di contagi (anche se il ministero della Salute ha chiarito che l’alto numero di contagi, che nell’ultima settimana ha quasi triplicato la media giornaliera, e’ dovuto a un aggiornamento di dati giunti dallo stato del Rio Grande do Sul che erano finora sfiggiti alle statistiche). Il Brasile, con 19.632.443 casi confermati, e un totale di 548.340 morti, continua ad essere uno dei tre Paesi al mondo piu’ colpiti in assoluto dalla pandemia insieme a Stati Uniti e India. Si registra un tasso di mortalita’ di 261 morti ogni 100.000 abitanti e un’incidenza di 9.342 contagiati nella stessa proporzione.

Terza ondata anche in Messico, dove si registrano oltre 16mila casi al giorno, per il secondo giorno consecutivo. Non accadeva dallo scorso gennaio. Il Messico e’ il quarto Paese con il maggior numero di morti per Covid-19, dietro a Stati Uniti, Brasile e India, ed e’ il sedicesimo per numero di contagi confermati. A causa della variante Delta, il Messico sta vivendo una terza ondata di infezioni da oltre un mese, principalmente tra giovani e adulti non vaccinati. 

La Tunisia ha registrato 317 morti nelle ultime 24 ore, il peggior bilancio giornaliero dall’inizio della pandemia. Il ministero della sanita’ ha anche segnalato 5.624 nuovi casi. E adesso il rischio e’ che i Paese non riesca a reggere l’impatto della pandemia, considerato che le unita’ di terapia intensiva negli ospedali sono completamente piene e manca ossigeno. Secondo l’Oms, il dato giornaliero dei morti e’ il piu’ alto in Africa e nel mondo arabo.La Tunisia, che conta 12 milioni di abitanti, ha messo in campo una campagna vaccinale molto fiacca, per lo piu’ per mancanza di vaccini.

Nel mese di luglio ha ricevuto comunque da vari Paesi europei e del mondo arabo circa 3,2 milioni di dosi e si prevede che ne avra’ oltre 5 milioni entro la meta’ di agosto, ha assicurato il Ministero della Salute. Un milione di dosi sono arrivati dalla sola Francia. I vaccini sono arrivati anche da Arabia Saudita, Stati Uniti e Cina, il Belgio ha inviato 150.000 dosi di siero AstraZeneca e la Lettonia ne ha promesse 50.000, perche’ avevano una data di scadenza ravvicinata. All’inizio di giugno la Francia ha fornito anche tre generatori di ossigeno per gli ospedali di Tataouine, Sidi Bouzid e Sfax, che rimangono pero’ solo parzialmente operativi

Il Vietnam ha deciso di isolare la capitale Hanoi per arginare la diffusione della  nuova ondata di contagi di Covid-19 dovuta alla variante Delta: si tratta della peggiore per il Paese del sud est asiatico dall’inizio della pandemia. La città da oltre 4,6 milioni di abitanti sarà in “lockdown” per i prossimi 15 giorni, con la richiesta di uscire di casa solo per l’acquisto di beni essenziali e per le cure mediche. Vietati gli assembramenti sopra le 2 persone e ridotti tutti i servizi: si tratta di restrizioni analoghe a quelle adottate lo scorso 9 luglio per Ho Chi Minh City, dove vivono 12 milioni di abitanti, ora prorogate fino al primo agosto. In 24 ore, il Paese ha registrato 5,275 nuovi casi, il massimo dall’inizio della pandemia. In tutto, i contagi sono stati contenuti in Vietnam, Paese da oltre 97 milioni di abitanti: 83.191 e i decessi 370; ma il programma di vaccinazioni va a rilento e sono solo state iniettate 4,36 milioni di dosi con 324 mila che hanno ricevuto anche la seconda. 

Intanto migliaia di manifestanti contro le misure anti-Covid si sono radunati sabato nelle due più grandi città australiane, e molti sono stati arrestati a Sydney dopo scontri con la polizia. Secondo quanto hanno riferito le forze di sicurezza, un gruppo di manifestanti ha lanciato vasi di fiori e bottiglie contro i militari a cavallo a Sydney, dove è stato disposto un “lockdown” di un mese per arginare la diffusione dei contagi dovuti alla variante Delta. A Melbourne, migliaia di persone hanno protestato nelle strade senza mascherina. 

 Le misure australiane riguardano circa la metà dei 25 milioni di abitanti vietando loro di viaggiare e di incontrarsi se non è “essenziale”. Lo stato del Nuovo Galles del Sud, la cui capitale è Sydney, ha registrato oggi 163 nuovi casi. La campagna di vaccinazioni, iniziata in ritardo, procede con lentezza e solo l’11% degli australiani ha ricevuto due dosi di vaccino. Dall’inizio della pandemia, in Australia si sono registrati 32.594 casi e 916 decessi per il Covid-19.

Source: agi