È legge il nuovo ‘piano casa’ della Sardegna, che ha spaccato il Consiglio regionale durante una maratona di 14 sedute cominciate prima di Natale e concluse oggi col via libera al testo: 31 i voti favorevoli della maggioranza di centrodestra e sardista che considera le nuove regole fondamentali per il rilancio dell’isola, 19 i contrari, l’opposizione dei gruppi Pd, Progressisti, LeU e M5S, che con un migliaio di emendamenti hanno cercato di modificare la legge definita ‘scempia-coste’ dagli ambientalisti.
Gli ambientalisti e le opposizioni temono una ‘colata di cemento’
L’articolato, lungo l’iter in Aula, ha perso la giustificazione ‘Covid’ inizialmente invocata, nel testo originario, a sostegno di premi di cubature straordinari per gli hotel. Al netto di eventuali profili di illegittimità segnalati dalle minoranze e ambientalisti, che ora si affidano al governo perché la impugni, la legge allenta, e di parecchio, il sistema di regole e di tutele finora in vigore, rendendo più semplice costruire, ristrutturare e ampliare praticamente ovunque, anche nelle zone agricole in lotti minimi di un ettaro, con l’eccezione della fascia protetta dei 300 metri dal mare, dalle zone umide e da laghi, stagni e bacini artificiali. Sarà più facile anche rendere abitabili soppalchi, sottotetti, seminterrati e pilotis.
I Verdi e gli ecologisti si attendono una “colata di cemento”, anche per la contestatissima novità del mercato dei crediti volumetrici, la possibilità di cedere ad altri, a certe condizioni, il proprio diritto agli aumenti di cubature: difficile pronosticare l’entità dell’impatto delle nuove norme sul territorio della Sardegna, finora blindato dal Piano paesaggistico regionale.
Per la Giunta regionale il provvedimento serve per il rilancio dell’isola
“Abbiamo fatto il nostro dovere”, esulta l’assessore sardista all’Urbanistica, Quirico Sanna, convinto che il ddl 108 rispetti “la nostra madre terra” e nel contempo consenta “lo sviluppo di cui la Sardegna ha un disperato bisogno”.
Nelle ultime battute dell’approvazione in Aula, la maggioranza di centrodestra è andata sotto diverse volte, a voto segreto e palese, segno di tensioni fra i partiti della maggioranza, in particolare fra Psd’Az, il partito del presidente Christian Solinas, e la Lega. Critico il leader dell’Udc Giorgio Oppi, uno dei partito di maggioranza: “Dissi che noi ci battevamo per gli interessi generali”, ha affermato oggi, “ma in questa legge ci sono anche interessi particolari, avrà bisogno di ritocchi”.
Per l’opposizione il ‘nuovo piano casa’, che per la parte sugli aumenti di cubature resterà in vigore fino al 2023, è una legge “pasticciata, legge confusa e inapplicabile”. Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale, prevede che “l’unico sviluppo sarà quello legato agli onorari degli avvocati che si occuperanno dei contenziosi”.
“Questa legge mette in campo milioni di metri cubi con un disordine che non si è mai visto in Sardegna nell’urbanistica”, ha accusato il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau. “Una legge che risponde a interessi particolari ed esautora i comuni dalla possibilità di programmare lo sviluppo dei propri territori. In più mette a rischio la vita dei cittadini con le residenze dei seminterrati e violenta l’agro con le costruzioni nelle campagne. Sarà una legge foriera di infiniti contenziosi e cassata dal governo.
“È una legge che rende abitabili i piani interrati senza finestre e inventa la compravendita dei crediti volumetrici”, ha attaccato il consigliere regionale del M5S, Roberto Li Gioi che ha ribattezzato la legge ‘piano delle libertà’. “Un abominio giuridico che grida vendetta”.
Francesco Mura, capogruppo di FdI, ha accusato l’opposizione di aver tenuto in ostaggio l’Aula per 25 giorni. “La Sardegna ha bisogno di libertà e con questa legge un po’ gliela stiamo restituendo”. “La maggioranza è salda e unita nel solo bene dei sardi e le nostre divergenze sono assolutamente sanabili in un contesto dove non vige il pensiero unico”, ha dichiarato in Aula il capogruppo della Lega Dario Giagoni. “Queste norme erano richieste, le avevamo promesse e le abbiamo mantenute. Siamo all’avvio della nuova legge urbanistica, sarà questo il prossimo passo”.
Fonte: cronaca agi