Cosa ha deciso la Bce: tassi invariati e fine del programma Pepp


AGI – La Bce lascia, come previsto, i tassi invariati tra lo 0 e lo 0,25%, conferma la fine del Pepp (Pandemic emergency purchase programme), il programma di acquisto pandemico di asset, al 31 marzo 2022 ma, allo stesso tempo, incrementa la portata dell’App (Asset purchase programme) da 20 miliardi a 40 miliardi al mese nel secondo trimestre del prossimo anno.

Tale importo scenderà a 30 miliardi nel terzo trimestre del 2022 mentre, a partire da ottobre dell’anno prossimo, gli acquisti di bond torneranno a 20 miliardi al mese e dureranno per tutto il tempo necessario per rafforzare l’impatto accomodante dei suoi tassi ufficiali. 

Pil Eurozona +5,1% nel 2021 e +4,2% nel 2022

La Bce prevede che il Pil dell’Eurozona salga del 5,1% quest’anno, del 4,2% il prossimo, del 2,9% nel 2023 e dell’1,6% nel 2024.

Rispetto alle stime di fine settembre, lo staff dell’Eurotower ha rivisto al ribasso le attese per il 2022 e al rialzo quelle per il 2023. 

Lagarde, crescita rallenta ma ripartirà nel 2022

“La crescita sta rallentando ma ci aspettiamo che l’attività torni ad accelerare fortemente nel corso dell’anno prossimo”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, in conferenza stampa. 

“L’attività economica”, ha spiegato Lagarde, “è andata moderandosi nel trimestre finale di quest’anno e probabilmente questo rallentamento si estenderà nella prima parte dell’anno prossimo”. In questo contesto, ha aggiunto, “ci attendiamo che il prodotto supererà i suoi livelli pre-pandemici nel primo trimestre del 2022“.

“Le nuove misure restrittive” prese da alcuni paesi per fermare la ripresa dei contagi Covid “possono rallentare la ripresa, in particolare nel turismo e nei trasporti”. Ha spiegato Christine Lagarde aggiungendo che “l’aumento dei prezzi dell’energia limitano i consumi”.

Source: agi