Cortei: Malan, se sinistra governa ‘corretto’ anche manganello


Roma, 26 feb. – “È una dinamica normale: se la polizia viene pressata, deve caricare. Il diritto di manifestare non è in discussione. Ma è sempre associato al dovere di rispettare le regole”. A dirlo, intervistato da La Verità, il capogruppo FdI al Senato, Lucio Malan.
Il presidente Sergio Mattarella “ha ragione, non è mai una bella cosa l’utilizzo della forza contro i manifestanti, e non possiamo escludere in assoluto qualche eccesso da parte delle forze dell’ordine – aggiunge – ma, detto questo, l’ideale sarebbe che le manifestazioni avvenissero senza assalti ai poliziotti o incendi ai negozi, in modo che non vi sia bisogno di cariche”. Quanto all’opposizione che stigmatizza una gestione autoritaria dell’ordine pubblico, “a sinistra lanciano giudizi a secondo della data del calendario. Se i poliziotti usano la forza quando governano loro, è tutto perfetto. Nel gennaio 2022 si usò il manganello contro gli studenti che protestavano contro l’alternanza scuola-lavoro, dopo la morte di uno stagista: ma nessuno si stracciò le vesti. Allo stesso modo, quando si aprirono gli idranti contro i no vax, nessuno ebbe da ridire, evidentemente perché all’epoca la sensibilità democratica era anestetizzata. Ecco, non vorrei ci fosse un manganello politicamente corretto a seconda di chi governa, sulla base del solito doppio standard”.
“I nostri avversari si ritengono unici legittimi detentori del potere – ribadisce Malan – pretendono da parte nostra le scuse per aver vinto le elezioni. Una mentalità inaccettabile. Nessun governo di centrodestra ha mai tentato di impedire o ostacolare una manifestazione avversa. Mai successo. Ci sono invece numerosissimi episodi di manifestazioni di centrodestra boicottate, episodi mai condannati, anzi orgogliosamente rivendicati”.
E poi le immagini di leader politici bruciate in piazza, atti anche questi censurati dal capo dello Stato. “Quando si scatena l’odio contro le immagini di leader politici, penso anche alle fotografie insanguinate dei ministri che sono comparse a Milano, prima o poi qualcuno si sentirà autorizzato a mettere in atto qualche forma di violenza concreta. Sono fasi della storia italiana che abbiamo già vissuto, e in cui non dobbiamo ricadere”, conclude.