Corea Nord: invia ancora palloncini con spazzatura a Sud


La Corea del Nord ha nuovamente inviato palloncini che trasportavano sacchi di spazzatura oltre il confine con la Corea del Sud. Dopo che all’inizio della settimana erano stati inviati 260 palloncini con rifiuti come batterie usate, letame, mozziconi di sigarette, Seul ha preannunciato che avrebbe preso “contromisure”.
Il governo consiglia ai cittadini di non toccare i palloncini e di segnalarli alle autorità. L’amministrazione della capitale Seul ha anche inviato un avviso ai residenti, preparandoli all’arrivo di “oggetti non identificati che si presume siano volantini di propaganda nordcoreana”, rilevati “nello spazio aereo vicino a Seul e attualmente all’attenzione dei militari”, si legge. Si consiglia anche di “astenersi da attività all’aperto”. Pyongyang ha difeso il rilascio dei palloncini all’inizio di questa settimana, affermando che i “doni sinceri” erano una ritorsione per i palloncini di propaganda contro il leader Kim Jong Un inviati in Corea del Nord dagli attivisti sudcoreani. Il ministro della Difesa sudcoreano Shin Won-sik ha affermato inviare palloncini con rifiuti rappresenta “un comportamento inimmaginabilmente meschino e di basso livello”. Ha aggiunto che, al contrario, i palloncini inviati al Nord dagli attivisti contengono “aiuti umanitari”. Il parlamento sudcoreano ha approvato una legge nel 2020 che criminalizza l’atto di inviare volantini al Nord, ma gli attivisti non si sono fermati.
Nello stesso anno, Pyongyang, incolpando i volantini anti-Nord, interruppe unilateralmente tutte le comunicazioni militari e politiche ufficiali con il Sud e fece saltare in aria un ufficio di collegamento intercoreano sul suo lato del confine. L’anno scorso, la Corte costituzionale della Corea del Sud ha annullato la legge del 2020, definendola un’indebita limitazione alla libertà di parola. La sorella di Kim Jong Un, Kim Yo Jong, una delle principali portavoce della Corea del Nord, ha deriso la Corea del Sud per essersi lamentata dei palloncini questa settimana, dicendo che i nordcoreani stavano semplicemente esercitando la loro libertà di espressione. (AGI)

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