Cop28: polemiche su no Opec a uscita da combustibili fossili


La posizione dell’Opec sull’ultimo documento della Cop28 sul graduale abbandono dei combustibili fossili sta sollevando polemiche a Dubai. Il segretario generale del Kuwait dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio ha chiesto “urgentemente” ai suoi 23 paesi membri o associati di “respingere in modo proattivo” qualsiasi accordo che miri ai combustibili fossili nei negoziati sul clima. Una posizione contestata da molti Paesi e che registra la ferma reazione degli ambientalisti e dei paesi vulnerabili che invece puntano a un’accordo ambizioso che porti all’abbandono del carbone.
La ministra spagnola per la transizione ecologica, Teresa Ribera, ha denunciato la decisione dell’Opec come “ripugnante”. “Penso che sia piuttosto disgustoso che i paesi dell’Opec si oppongano a mettere i limiti dove dovrebbero essere” sul clima, ha detto Ribera il cui il paese detiene la presidenza semestrale del Consiglio dell’Unione europea. “L’Unione europea si allineerà con molti altri, la grande maggioranza dei partiti presenti in questa conferenza, per garantire di ottenere un risultato significativo e produttivo sull’uscita dai combustibili fossili, sulla transizione energetica, garantendo allo stesso tempo “l’accesso all’energia per tutti” “, ha detto ai giornalisti.
La COP28, che si dovrebbe concludere il 12 dicembre, entra da oggi in dirittura d’arrivo. Ma il nodo principale a una conclusione dei negoziati è proprio la questione dei combustibili fossili (carbone, petrolio, gas), principali cause del riscaldamento globale. (AGI)