Le melasse per narghilè e i tabacchi per pipa ad acqua detenuti e venduti, infatti, devono essere muniti di contrassegno di legittimazione ed iscritti nella tabella di commercializzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
La mancanza dell’autorizzazione alla vendita, con contestuale consumo dei prodotti, comporta, ai sensi dell’art. 40-quinquies del D. Lgs. n. 504/1995, c.d. T.U.A., una sanzione da 5.000 fino a 10.000 euro e, nei casi più gravi, ovvero per quantitativi posti in vendita superiori a 5 chili, una sanzione penale.
Nel caso, invece, di somministrazione di melassa per narghilè in confezioni sprovviste di contrassegno di legittimazione, e, dunque, di sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sui tabacchi lavorati ai sensi dell’art. 40-bis del citato TUA, si applica una sanzione amministrativa proporzionale di 5 euro al grammo, non inferiore in ogni caso a 5.000 euro, e fino ad un massimo di 75.000 euro per i quantitativi pari a 15 chili. È di 5 persone denunciate e sequestro di diverse tipologie di melassa per narghilè per oltre 68 chili, privi di contrassegno dell’autorità nazionale italiana, il bilancio di una serie di controlli compiuti nei giorni scorsi, dai miliatri del Nas dei Carabinieri e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli su tutto il territorio nazionale all’interno dei “Shisha Bar”. Si tratta di negozi dove viene effettuata la vendita e consumo di melassa per narghilè e tabacco per pipa ad acqua, messi a disposizione dall’esercente.
Nel complesso, sono stati ispezionati oltre 100 esercizi pubblici e sono state accertate varie violazioni alla normativa con particolare riferimento al mancato possesso del cosiddetto “patentino speciale”, ossia dell’autorizzazione alla vendita, con contestuale consumo in loco, di melassa per narghilè e tabacco per pipa ad acqua. (AGI)