AGI – Era iniziato con due ore di ritardo rispetto alla tabella di marcia l’incontro tra governo e sindacati ma, alla fine, la situazione sul nodo licenziamenti si è sbloccata nel giro di pochi minuti.
L’esecutivo, infatti, assicurerà ulteriori 12 settimane di Cig Covid dopo la norma che nel dl Ristori ha già coperto con la Cassa fino al 31 gennaio e contemporaneamente il blocco dei licenziamenti viene prolungato alla fine di marzo. La Cig Covid, inoltre, sarà gratuita per i datori di lavoro.
Vengono così accontentate anche le richieste avanzate ieri da Confindustria che rimarcava: “Se il governo intende mantenere nell’emergenza il blocco dei licenziamenti, l’accesso alla Cassa Covid non deve prevedere aggravi per le imprese”. Detto fatto, la quadra è stata trovata e così viene disinnescato anche lo spettro dello sciopero generale.
Uno sforzo finanziario ulteriore
“Stiamo vivendo una situazione complessa, con tanta preoccupazione e sofferenza. Per questo il governo ritiene di dover fare uno sforzo finanziario ulteriore e dare un messaggio a tutto il mondo lavorativo di certezza e sicurezza”, dice il premier Conte ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil riuniti in videoconferenza per il terzo round sul tema annunciando che “il blocco dei licenziamenti viene prolungato alla fine di marzo” e che “la Cassa Covid sarà gratuita per i datori di lavoro”. “Offriamo un orizzonte certo – aggiunge il premier – a tutti i lavoratori italiani”.
Il premier punzecchia i sindacati
Dopo aver sottolineato più volte “l’ulteriore sforzo finanziario” messo in campo per accogliere integralmente le richieste avanzate da Cgil, Cisl e Uil e che di più proprio non si poteva fare, Conte non vedendo “nè sorrisi nè gesti di soddisfazione” chiede se ci sono osservazioni. Non ricevendo risposta, domanda ancora: “Siete senza audio o senza parole?”. Risponde il leader Cgil, Maurizio Landini: “la seconda che ha detto presidente”. Gli risponde allora Gualtieri “spero dalla gioia”.
Per i sindacati e’ un buon risultato
I sindacati al termine dell’incontro sottolineano che il governo ha accettato le loro richieste e che “contemporaneamente si avvia già dalla prossima settimana un confronto sulla riforma degli ammortizzatori sociali e su le politiche attive del lavoro. È un buon risultato per le lavoratrici e i lavoratori e per il Paese“.
“Abbiamo fatto un buon lavoro insieme. Avevamo bisogno di dare un messaggio e lo abbiamo dato”, dice a caldo Maurizio Landini.
“Va dato atto al Presidente del consiglio che ringraziamo – dice Annamaria Furlan – di avere compreso le ragioni e le preoccupazioni espresse in queste giornate dal sindacato. La soluzione trovata ci offre un respiro lungo e rasserena tante persone”.
Secondo il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri “uscire dalla crisi non sarà facile, ma ci impegneremo con determinazione e impegno comune. Oggi il governo ha fatto la scelta giusta”.
E lo è anche per Confindustria
Per Confindustria la proroga per ragioni di emergenza “è giustificata se per le imprese che utilizzano la cassa Covid l’accesso non prevede alcuna contribuzione, e il premier ha convenuto che così sarà”.
Prossima settimana confronti su riforma ammortizzatori
Intanto già dalla prossima settimana la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo avvierà il confronto con le parti sociali per la riforma degli ammortizzatori sociali e il rafforzamento delle politiche attive del lavoro.
Vedi: Conte trova la quadratura sul lavoro: stop ai licenziamenti e più Cig Covid
Fonte: economia agi