Conte esclude il rimpasto di governo. E avverte: "No a giochini sul Cts"


AGI – Forte dell’approvazione del decreto Agosto – anche se nella formula ‘salvo intese’ – e di una riforma che, sostiene, introduce “criteri oggettivi e meritocratici nell’assegnazione degli incarichi del Csm”, Giuseppe Conte nega ogni ipotesi di rimpasto del governo che guida e non si sottrae, davanti ai giornalisti, a una scrupolosa ricostruzione delle fasi che hanno portato alla decisione, l’8 marzo, di estendere la zona rossa a tutta la Lombardia, e non solo ai focolai bergamaschi di Alzano lombardo e Nembro.

Il presidente del Consiglio spiega poi il nuovo Dpcm estenderà fino al 7 settembre le “misure precauzionali minime” anti-contagio, ovvero distanziamento e obbligo di mascherina, associati a comportamenti responsabili come quello di detergersi spesso le mani. E conferma che le crociere potranno ripartire da Ferragosto, mentre le fiere non prima del primo settembre.

L’Italia “sta facendo bene”, malgrado una “lieve crescita nei contagi”, rivendica il premier, lanciando al contempo un appello ai giovani: “Non vogliamo nuove restrizioni, anzi abbiamo previsto altre ripartenze ma tutto questo va fatto con intelligenza: non dobbiamo tornare indietro e vanificare gli sforzi – avverte – Capisco i giovani che hanno desiderio di movide ma bisogna muoversi in modo responsabile. In gioco c’è la salute dei vostri cari”.

Durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, Conte affronta quindi anche il tema rimpasto, oggetto ricorrente dei retroscena politici. “Ne approfitto per dire che sono pienamente soddisfatto di tutti i miei ministri – tiene a precisare – non c’è nessuna esigenza di rimpasto che è anche una formula logora, fermo restando che non sono particolarmente esperto di come la politica passata affrontava alcuni passaggi”.

Ma è sulla mancata estensione della zona rossa ai due focolai bergamaschi che si concentra la sua attenzione, dopo la pubblicazione del verbale della riunione del comitato scientifico del 3 marzo che consigliava una decisione del governo in questo senso. La ricostruzione che fornisce è attenta al dettaglio. Una ricostruzione volta anche a rispondere alle durissime critiche mosse dall’opposizione e in particolare da Matteo Salvini che nella giornata aveva definito “criminale” l’atteggiamento del governo sulla mancata zona rossa nella Bergamasca.

“Man mano che vengono pubblicati i verbali ci sarà il giochino per dire su quale misura il governo si sia discostato”, sottolinea proprio per dire no a questa dinamica. “Vorrei precisare una questione, che abbiamo ripetuto tante volte – premette Conte – Il governo si è assunto sempre la responsabilità delle proprie decisioni non ritenendo mai di dover delegare ad altri la responsabilità di queste decisioni”, neanche ai tecnici.

“Le nostre valutazioni sono sempre state complesse muovendo dalle valutazioni formulate degli esperti”, sottolinea. Del verbale del 3 marzo “sono venuto a conoscenza il giorno 5, quando e’ pervenuto al segretario generale della presidenza del Consiglio”, ricostruisce. “Non vi riferisco di quello che ho detto” ai pubblici ministeri di Bergamo, che indagano per epidemia colposa per la mancata chiusura dei due paesi, perché ho il “vincolo del segreto“.

“Il 5 marzo, a margine del Consiglio dei ministri, facciamo una valutazione”, continua poi Conte e “valutiamo che sia opportuna una interlocuzione con il Cts, valutiamo di chiedere un approfondimento: il ministro della Salute lo chiede al professore Brusaferro”. Il quale, sostiene, inoltra il parere “la sera stessa e io e il ministro della Salute ci confrontiamo”.

“Avevamo già predisposto per la zona rossa”, prosegue, ma, “in una situazione ormai compromessa dal punto di vista della curva epidemiologica, che senso ha introdurre una cintura rossa solo per Alzano e Nembro?”. “Pongo la questione, l’indomani, al Cts e, da questo dialogo, nasce un supplemento di riflessione del Cts”, aggiunge il premier. “La mattina del 6 il Cts aggiorna i dati del 5 e a quel punto loro rivedono le posizione e si convincono che bisogna adottare misure più restrittive”. “Il parere è del 7 e io firmo il nuovo Dpcm zona rossa per tutta la Lombardia”, conclude.  

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Fonte: politica agi