Container: la leadership nel mediterraneo nuova sfida per i maggiori player


In un mercato ancor pieno di incertezze, i grandi operatori del trasporto container si contendono il primato nel Mediterraneo non dismettendo la fiducia e confidando nella sua crescita nei prossimi anni

Dopo il forte boom dei noli registrato negli anni 2021-2022 il mercato dei container ha conosciuto una fase negativa con costante perdita di profitto a carico di tutti i principali operatori al mondo.

Tuttavia, le società di navigazione continuano a beneficiare di fatturati e utili ancora largamente superiori ai livelli pre-Covid ed a godere di una invidiabile liquidità che consente loro di guardare alle future prospettive del mercato con fiducia.

A testimonianza di ciò gli analisti di settore mostrano come i maggiori gruppi marittimi, pur in presenza di una crescita economica incerta a livello globale, continuino a guardare al mercato del trasporto container nel Mediterraneo come ad una realtà dinamica e strategica ricca di sfide e opportunità senza precedenti.

La convinzione che l’area mediterranea sia destinata a veder rafforzare i propri traffici segnando uno sviluppo con tassi superiori alla media mondiale nei prossimi quattro anni è peraltro avvalorata anche da Srm, centro studi collegato a Intesa San Paolo, con conseguente aumento del suo peso strategico.

Alla luce di ciò non devono stupire i comportamenti che i tre principali operatori mondiali del Trasporto Container, l’elvetica MSC, la danese Maersk ed il gruppo franco-libanese turco Cma Cgm, stanno adottando e gli orientamenti dei loro investimenti.

Il mercato del trasporto container appare ancora condizionato dal crollo dei noli che, nella prima parte del 2023, appare essersi arrestato.

Secondo le analisi periodicamente diffuse da MSI ( Maritime Strategies Intenational) le tariffe di trasporto spot appaiono stabilizzate anche se si continua ad assistere ad una ulteriore erosione di quelle a lungo raggio condizionate da fattori geopolitici o locali.

Malgrado il fatto che il rinnovo dei nuovi contratti sta avvenendo a tassi molto inferiori rispetto a quelli del 2022, essi si mantengono ancora al di sopra del valori del 2019, prima della pandemia.

Nel secondo semestre di quest’anno si dovrebbe comunque assistere ad un ulteriore peggioramento dei risultati finanziari prima della stabilizzazione prevista per l’anno prossimo.

L’altro parametro destinato ad influenzare il mercato è l’atteso aumento di capacità che, proprio quest’anno, sarà determinato dalla consegna di nuove navi che, al momento, non appare compensata dalla demolizione di vecchie imbarcazioni.

Ciò verosimilmente aumenterà la pressione sul mercato condizionando le strategie degli operatori.

Nel contesto di tale scenario di mercato destinato a caratterizzarsi maggiormente per aggressività e competitività, è interessante rilevare gli indirizzi che le politiche delle società leader vanno assumendo.

MSC gode di una posizione consolidata e di una leadership che salda nella regione. La compagnia ha costruito una vasta rete di servizi e una flotta moderna di navi portacontainer, rafforzando la sua presenza sulle rotte commerciali chiave.

Secondo i dati riportati da Seatrade Maritime, MSC sarà una delle principali beneficiarie della crescita del mercato nel Mediterraneo, grazie alla sua flessibilità e alla capacità di adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato.

Maersk, storico colosso del trasporto container e seconda forza del settore, appare la più esposta alle minacce della concorrenza in un mercato divenuto più aggressivo.

Proprio per questo motivo, utilizzando la sua esperienza e le risorse finanziarie derivanti dai profitti raccolti negli anni precedenti, sta implementando una serie di strategie ritenute idonee a consolidare la propria posizione come la razionalizzazione delle rottel’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate e, soprattutto un focus crescente sulla sostenibilità ambientale cui ha destinato ingenti investimenti.

Infine, CMA CGM, società il cui azionariato comprende anche lo stato francese, si va posizionando come un forte pretendente alla leadership nel trasporto container.

Con ricavi che superano il miliardo di dollari ogni trimestre, CMA CGM sta dimostrando una performance finanziaria solida e in continua crescita. L’azienda ha investito considerevoli risorse nell’acquisizione di navi portacontainer all’avanguardia, in grado di gestire carichi voluminosi in modo efficiente.

Come sottolineato da Alphaliner nella sua rilevazione periodica, il suo portafoglio ordini consta di 122 navi equivalenti a una capacità complessiva di 1,2 milioni di teu e si candida a diventare la seconda compagnia di navigazione al mondo dopo MSC.

Queste navi ad alta efficienza operativa consentono a CMA CGM di migliorare i tempi di transito e la sostenibilità ambientale, garantendosi un vantaggio competitivo nel Mediterraneo. L’implementazione di tecnologie all’avanguardia, come la tracciabilità dei container in tempo reale, contribuisce poi a migliorare ulteriormente l’efficienza operativa.

Nel quadro della lotta tra i giganti internazionali, gli operatori logistici locali non possono essere ignorati. Queste compagnie, ben radicate nella regione, offrono servizi personalizzati e soluzioni su misura per soddisfare le esigenze specifiche dei mercati locali. La concorrenza con gli operatori locali è un fattore determinante nel Mediterraneo, ed i principali player devono essere agili e adeguati alle dinamiche locali per mantenere la loro rilevanza nel Mediterraneo.