Intervento della responsabile nazionale Confedercontribuenti-Turismo sul caldo tema delle guide turistiche.
L’estate è sinonimo di vacanza e molti quest’anno hanno preferito l’Italia per tante ragioni.
Ma quanti conosciamo quello che è attorno a noi?
Cosa vogliamo realmente conoscere di un luogo quando si è in vacanza?
Durante il periodo estivo nelle varie località si organizzano visite guidate.
Ma chi fa la guida è regolarmente autorizzata?
Ma chi è guida turistica?
Oramai, da essere una professione marginale, sembrerebbe far gola a molti anche da chi in passato avrebbe dato l’impressione di snobbare tale professione.
Dal lontano 1983 anno della Legge Quadro sul turismo sono passati anni e forse ere. Ora siamo in Europa che ha qualificato la guida come professione da poter svolgere in tutto il territorio comunitario. Si è avuto conferma anche dalla recente decisione del Consiglio di Stato.
Con tale decisione, come sottolineato molte volte, si rende urgente l’azione di governo per porre linee guida uniformi a tutta l’Italia per regolare l’abilitazione all’esercizio di guida turistica.
Nonostante la legislazione europea e la decisione del Consiglio di Stato si leggono e scoprono realtà regionali che fanno da cenerentola.
Oltre alla Puglia con il suo bando-presa in giro per 8000 partecipanti tra guide ed accompagnatori, si scopre che anche la Sardegna andrebbe avanti a modo suo come si legge su un articolo apparso sul Mattino.
Su un altro blog e su il Fatto Quotidiano si instaura una sterile guerra contro i diplomati e stranieri : – “Per le nostre guide, però, i veri problemi sono altri. Spesso sono persone con una o più lauree, che non hanno trovato posto nell’Università o nelle scuole, nei musei blindati, nelle mostre fatte sempre dai soliti noti; e che si trovano esposte a una concorrenza feroce e magari sleale. Quella di persone non laureate ma soprattutto straniere, che vengono con la lezioncina imparata a memoria da paesi dove le tasse sono molto più bassi”- oltre ad elencare gli strafalcioni dei visitatori soprattutto stranieri.
Il turista straniero o italiano è una risorsa per il Paese che ha scelto di visitare per trascorrere soprattutto le vacanze. Il turista non è a scuola ma in vacanza! Deve andare via con il sorriso e la voglia di ritornare e non stressato da una sfilza di chiese, date e altari o il terrore di entrare nei musei!
La professione di guida turistica è una professione del settore turistico che deve saper armonizzare dalle nozioni di storia e storia dell’arte alle tradizioni e feste del paese. Deve lasciare nel turista un piacevole ricordo della propria visita per evitare gli “strafalcioni” frutto molte volte di troppe nozioni da lezione universitaria o scolastica.
Per essere guida turistica non è necessario pavoneggiare lauree e vari master ma svolgere il proprio lavoro con dignità e con orgoglio. Proprio perché è un lavoro, seppur non costante, in questo periodo di precarietà farebbe gola a tanti. Ferragosto è passato, le guerre tra poveri aumentano ma dal MIBACT nessuno prenderebbe in mano la situazione per sanare questa voragine di cui traggono vantaggio solo organizzatori di corsi e amici dei soliti amici.