Confedercontribuenti: Stato di polizia fiscale, obbliga a duplicare adempimenti fiscali


Le imprese individuali e i professionisti costretti a indicare i valori del conto corrente e delle attività detenute all’estero, nonostante la tenuta di una contabilità ordinaria. Di fatto, una vera e propria duplicazione degli adempimenti per rispettare la disciplina sul monitoraggio, con l’obbligo di indicare nel quadro RW i conti correnti già tracciati dalla contabilità, in aperto contrasto con principi sanciti dallo Statuto del contribuente. È quanto emerge dalla lettura della circolare 23/12/2013, n. 38/E (che replica, sul punto, la n. 45/E/2010), con la quale l’Agenzia delle entrate ha fornito ulteriori precisazioni in materia di monitoraggio fiscale, dopo le modifiche introdotte dalla legge europea 2013. In effetti, pur accogliendo con favore la mitigazione delle sanzioni, soprattutto in relazione all’eliminazione della cosiddetta «confisca per equivalente», le nuove regole sul monitoraggio fiscale contengono elementi di criticità.