Confedercontribuenti: L’Italia, la deflazione e il silenzio sui dieci suicidi al giorno. Adesso la crisi è certificata.


L’Italia è ufficialmente in deflazione e in recessione, mentre il tasso di disoccupazione a luglio torna a salire. Ma nessuno denuncia il continuo suicidio di imprenditori e lavoratori. Dieci al giorno secondo le nostre tragiche statistiche, nascoste dall’informazione e da una classe politica incapace di sottrarre il nostro Paese a questo genocidio. Il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, continua a denunciare, ma resta inascoltata la sua denuncia e cosa grave anche la magistratura fa finta di non sentire.
Attendiamo a momenti che il CdM presenti il cosidetto Sblocca Italia e la riforma della giustizia. L’Istat conferma la recessione dell’Italia: nel secondo trimestre, infatti, il prodotto interno lordo è diminuito dello 0,2% sia rispetto al trimestre precedente, sia nei confronti del secondo trimestre del 2013.
La stima preliminare diffusa il 6 agosto 2014 scorso aveva rilevato la stessa diminuzione congiunturale e una diminuzione tendenziale dello 0,3%.
In agosto inflazione a -0,1%. Nel mese di agosto 2014, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente e diminuisce dello 0,1% nei confronti di agosto 2013 (era +0,1% a luglio). L’ultima volta che si è registrata la deflazione in Italia era il 1959, cioè oltre mezzo secolo fa: allora, però, l’economia era in forte espansione. La dinamica tendenziale dell’indice generale è da imputare principalmente all’accentuarsi della flessione su base annua dei prezzi dei Beni energetici (con quelli non regolamentati che da +0,4% di luglio passano a -1,2%) e al rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi dei servizi; andamenti solo in parte controbilanciati dal ridimensionamento della flessione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-1,7%, da -2,9% di luglio). Al netto dei soli beni energetici, l’inflazione sale invece allo 0,4% (da +0,3% di luglio), mentre l'”inflazione di fondo”, al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, scende allo 0,5% (dallo 0,6% del mese precedente). A contribuire al rialzo mensile dell’indice generale sono essenzialmente i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+3,8%). Questo aumento, su cui incidono fattori di natura stagionale, è solo in parte compensato dal calo mensile dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-0,6%). L’inflazione acquisita per il 2014 sale allo 0,4% dallo 0,3% di luglio. 
La disoccupazione al 12,6% a luglio. Altra doccia fredda sull’economia italiana. Torna a salire la disoccupazione a luglio: il tasso di disoccupazione è pari al 12,6%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,5 punti nei dodici mesi. Lo rende noto l’Istat, precisando che il numero di disoccupati, pari a 3,22 milioni, aumenta del 2,2% rispetto al mese precedente (+69 mila) e del 4,6% su base annua (+143 mila). Si torna così, dopo il calo di giugno, ai livelli di maggio (12,6%), vicini al massimo storico toccato a novembre 2013 (12,7%). I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 705 mila. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,8%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,1 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 42,9%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 2,9 punti nel confronto tendenziale. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente (-28 mila) e dell’1,1% rispetto a dodici mesi prima (-159 mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,3%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,3 punti su base annua. Sempre a luglio, gli occupati sono 22,36 milioni, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (-35 mila) e dello 0,3% su base annua (-71 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,6%, diminuisce di 0,1 punti percentuali sia in termini congiunturali sia rispetto a dodici mesi prima.
Eurozona, disoccupazione stabile all’11,5% a luglio e l’inflazione scende allo 0,3%. Il tasso di disoccupazione nella zona euro è rimasto stabile a luglio su base mensile all’11,5%. Lo segnala oggi Eurostat sottolineando però che nel luglio 2013 la disoccupazione raggiungeva l’11,9%. Nell’Ue la disoccupazione si attesta al 10,2%, anche in questo caso stabile rispetto a giugno. Nell’eurozona resta stabile anche la disoccupazione giovanile, al 23,2%, mentre cala nell’Ue, dal 21,9% di giugno al 21,7% a luglio.
Nuova gelata sui prezzi anche nell’area euro. Ad agosto, secondo la stime di Eurostat, l’indice dei prezzi al consumo su base annuale scende a un +0,3% rispetto allo 0,4% del mese precedente. La nuova frenata è determinata dal segmento dell’energia che registra una variazione annua negativa del 2% rispetto al -1% di luglio.