Di Stefania Riccobono
Maria Grazia Grillo, la mamma del piccolo Robertino che da più di vent’anni è tetraplegico in seguito ad un’ incidente stradale mentre attraversava la strada dichiara “ Non siamo tutelati dalle istituzioni, dobbiamo affrontare tutto da soli, la disabilità a volte è vista come un privilegio”.
Nel giorno di Pasqua il piccolo si sente male e viene portato d’urgenza a pronto soccorso di Catania al Cannizzaro , resta 24 ore al pronto soccorso nelle sue condizioni cagionevoli , insieme al padre che non possiede neanche una sedia dove adagiarsi per stare accanto a suo figlio , condizione quelle delle lunghe attese e mancato supporto immediato a pazienti e accompagnatori , che riguarda tutti gli ospedali siciliani e italiani .
Finalmente data la condizione , Roberto viene subito Trasferito in Medicina di urgenza per una grave forma di polmonite ab ingestis (polmonite da materiale ingerito) , inizia l’ennesimo calvario di Robertino e la sua famiglia tra esami , possibilità di regressione per l’alimentazione , ma mamma Maria Grazia non si arrende e combatte affinchè vengano eseguiti dei controlli specifici con una certa ripetizione , che non verranno comunque fatti , ma Robertino è stato sottoposto comunque a dei controlli , per i quali non serve tornare indietro per alimentarsi , ma ha estremo bisogno di cure particolari e specifiche in centri appositi di Logopedia, neuropsicomotricità.
La regione a livello di normativa di legge indirizza le cure a centri regionali , che a detta di mamma Maria Grazia , sono privi delle più moderne attrezzature per le cure di Robertino e dei bimbi come lui , sono purtroppo molto indietro nelle cure e nelle innovazioni , nelle terapie e nei macchinari. La nuova lotta di mamma Maria Grazia appoggiata da Confedercontribuenti , che da sempre si batte PER I DIRITTI DEL CITTADINO CONTRO IL MAL FUNZIONAMENTO DELLA SANITA’ LOCALE E NON SOLO pone il nuovo interrogativo all’amministrazione pubblica e alla sanità, se in quanto cittadino contribuente e in qualità di genitore, non si è forse liberi di scegliere il meglio per il proprio bambino e strutture moderne in grado di rispondere alle esigenze dei pazienti che nel territorio siciliano mancano . Bisogna accontentarsi di strutture non moderne , dove scarseggiano attrezzatture e prassi riabilitative di un certo livello?
Altro calvario di questi giorni di mamma Maria Grazia è il divieto dell’ingresso in ospedale per norme covid vigenti , la sofferenza di non poter stare vicino al proprio figlio , con la speranza di proteggerlo , ma una mamma non può e non deve accettare che alcuni soggetti abbiano la possibilità di entrare anche senza dispositivi anti covid e le scuse da parte del personale sanitario non bastano, non possono bastare, soprattutto in reparti delicati . La vita di Robertino è delicata e va protetta , come quella di tutti i pazienti .
Ricordiamo sempre che la vita di Robertino è stata una vita strappata alla sua normalità e serenità da chi troppe volte resta impunito e da chi parte lesa deve continuare a lottare contro burocrazia , mala sanità , poca chiarezza e poca e corretta assistenza . L’ inadeguatezza del sistema sanitario locale e non solo è uno dei temi importanti che
La CONFEDERCONTRIBUENTI (una Confederazione Nazionale delle Imprese e dei Contribuenti che si occupa di tutela delle famiglie e delle imprese dalla maglia burocratica del sistema italia) tratta e denuncia, al fine di porre l’ attenzione a vicende come quella di Roberto , che mettano in moto una catena che dia risposte immediate e soluzioni al cittadino .
Altre tematiche come :Fisco, lavoro, sviluppo, lotta alle mafie e all’usura sono tra gli obiettivi della Confedercontribuenti.
Il racket, l’usura criminale e bancaria, Equitalia ed il sistema burocratico italiano continuano a mietere “vittime” per le quali bisogna fare qualcosa di concreto.