Confedercontribuenti: 1000 miliardi BCE alle banche. Nessuna garanzia che vadano ad alimentare il credito per famiglie e imprese


ROMA – Fino a mille miliardi di euro per un’economia assetata di credito, promette Mario Draghi da Francoforte. Un quinto di quei soldi, fino a 200 miliardi di euro in due anni – dice Visco da Roma – potrebbero essere utilizzati dalle banche italiane per le nostre industrie. In più, spiega il governatore della Banca d’Italia, le nuove regole sui collaterali da versare per i prestiti, potrebbero aggiungere altri 120 miliardi di euro ai fondi disponibili per la ripresa dell’economia reale. Le decisioni prese dalla Bce un mese fa, insomma, dovrebbero far piovere un fiume di prestiti su aziende e famiglie e non, come avvenne nel 2011, nelle casse degli Stati indebitati. Per questo si parla di operazioni di liquidità “mirate”. Ma è così? Nessuna garanzia arriva dalla BCE e questi  soldi finiranno nell’acquisto di titoli di stato. In buona pace per lo sviluppo dell’economia europea. La denuncia arriva dal Presidente Nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che sollecita un intervento del parlamento europeo e dei parlamenti nazionali. Troppi soldi sono andati alle banche per consentire di fare utili a rischio zero, mentre l’economia muore e questo e’ assolutamente insopportabile.