Roma, 9 novembre 2015 – Senza un condono delle sanzioni, degli interessi e degli aggi, l’Italia non risorgerà, le famiglie resteranno indebitate e le imprese subiranno “il fallimento” fiscale. E’ questa, secondo Confedercontribuenti, la conseguenza della politica sanzionatoria che i legislatori hanno voluto attraverso Equitalia.
“Renzi si decida a cambiare rotta e a fare in modo che le imprese e gli italiani, possono attraverso rateizzazionilunghissime, saldare i conti con il fisco, senza subire lo strozzinaggio di questo scellerato sistema che non è complicato definirlo “usura di Stato”.
Sistema che ha prodotto un danno allo stesso Stato, che rischia di prevedere di incassare somme che mai incasserà. Invece noi crediamo che lo Stato debba incassare il giusto se chi non ha pagato non ha potuto pagare” dicono da Confedercontribuenti.
“Oggi ci sono contribuenti che se vogliono regolarizzare la propria posizione sono costretti a pagare fino al 500% fra interessi e sanzioni rispetto alla sorte capitale. Il Condono è possibile perchè non crea problemi ai saldi di bilancio. E nessun problema potrà porre l’Europa, perchè sanzioni e interessi non rientrano “assolutamente” nei saldi di bilancio dello Stato. La riapertura della rateizzazione prevista dalla legge di stabilità che scadrà il 21 Novembre è un paliativo che non risolve assolutamente nulla. Ancor meno l’esigua riduzione dell’aggio esattoriale” affermano ancora da Confedercontribuenti .
Il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, da tempo di questa fondamentale questione per i contribuenti e le imprese ne ha fatto una battaglia fondamentale per la ripresa economica del nostro paese e aggiunge: “Non si dica che il condono è una misura per ricchi, perchè è sempre possibile prevedere misure di salvaguardia, per coloro che in questi anni di crisi economica sono stati costretti a non poter assolvere ai loro doveri di contribuenti, rispetto agli evasori che non hanno voluto pagare. Noi crediamo – conclude Finocchiaro – che serve un condono fiscale per tutti gli italiani onesti, mentre per i grandi evasori, il fisco ha tutte le carte per poterliescludere da qualsiasi beneficio e recuperare le loro posizioni debitorie. Un dovere di equità”.