Comune Verbania nega patrocinio, festival cinema trans trasloca


La giunta di centrodestra del Comune di Verbania rifiuta il patrocinio al festival culturale su tematiche transgender e gli organizzatori decidono di “traslocare” a Omegna, dove la giunta di centrosinistra li accoglie. E’ polemica nel Verbano Cusio Ossola sul caso del “Muttolina festival” costretto a cambiare sede per il rifiuto del Comune di patrocinare la manifestazione organizzata in occasione della Giornata della Memoria Transgender del 20 novembre. Come racconta Silvia Di Gregorio, regista e cofondatrice del festival, che ha parlato della vicenda sui suoi profili social, “avevamo proposto al Comune di Verbania una rassegna cinematografica sulle tematiche trans in collaborazione con Arcigay. L’evento però è stato rifiutato, nonostante gli ospiti fossero pagati dall’associazione e le proiezioni fossero di rilevanza nazionale”. “Ci chiediamo – prosegue Di Gregorio – perché? L’Italia ha il triste primato di vittime di transfobia in Europa, e anche a Verbania queste tematiche rimangono invisibili. Crediamo che la città debba promuovere inclusione e dialogo, dando voce alle persone transgender e non conformi al genere”. A sostegno della protesta degli organizzatori del festival è intervenuto il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Riccardo Brezza, che in una nota chiede “all’amministrazione comunale di Verbania di cosa ha paura? Di un festival culturale? Della libertà delle persone? Di un semplice patrocinio gratuito dato ad una realtà associativa del territorio? Verbania può ancora essere una città sicura e inclusiva per tutte e tutti?” A dare man forte al Muttolina Festival ci ha pensato l’assessore alla cultura del comune di Omegna, capoluogo del lago d’Orta, sempre in provincia del Vco che insieme alla Consulta Giovanile comunale hanno accolto la proposta. “Realizzeremo la rassegna nella città di Omegna – conclude Di Gregorio – tuttavia, riteniamo importante aprire un confronto anche con l’amministrazione di Verbania, per discutere come rendere la nostra città più inclusiva e consapevole”. (AGI)