AGI – Decreti, circolari e protocolli: è ricca la messe di disposizioni tra le quali si dibattono presidenti e scrutatori in occasione dell’election day di domani e lunedì. Una produzione normativa resa necessaria da una epidemia di Covid-19 che, dopo la tregua estiva, sembra rialzare il capo. Ma non sono solo gli addetti ai seggi a doversi adeguare. Un ruolo fondamentale lo giocheranno gli elettori: il protocollo sanitario predisposto dal ministero dell’Interno e dal Ministero della salute il 7 agosto, indica all’elettore tutte e procedure da seguire prima, durante e dopo il voto.
Misurare la temperatura a casa
Prima di andare a votare, prima di tutto, si raccomanda di misurare la temperatura corporea e di rimanere a casa se si superano i 37,5 gradi. Stessa cosa se si ha tosse o mal di gola o se ci si rende conto di respirare con difficoltà: rimanere a casa. Si raccomanda, inoltre, di non andare a votare se si è stati in quarantena o in isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni o se si è entrati in contatto con persone risultate positive ai test anti Covid. “Per tali ragioni”, si legge nel protocollo, “il Comitato tecnico Scientifico non ritiene necessaria la misurazione corporea durante l’accesso ai seggi”. Necessaria è invece la mascherina, “da parte di tutti gli elettori e di ogni altro soggetto avente diritto all’accesso al seggio (es rappresentanti di lista)”.
Igienizzarsi per tre volte
Nei seggi che prevedono più sezioni elettorali, al fine di evitare la formazione di assembramenti, sono previste delle aree di attesa all’esterno. Al momento dell’accesso nel seggio, l’elettore dovrà procedere alla igienizzazione delle mani con gel idroalcolico messo a disposizione in prossimità della porta. Quindi l’elettore, dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per l’identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, provvederà ad igienizzarsi nuovamente le mani. Completate le operazioni di voto, è consigliata una ulteriore detersione delle mani prima di lasciare il seggio.
I guanti per le suppletive
Quanto ai componenti dei seggi, essi devono indossare la mascherina chirurgica, mantenere sempre la distanza di almeno un metro dagli altri componenti e procedere ad una frequente e accurata igiene delle mani. L’uso dei guanti è consigliato solo per le operazioni di spoglio delle schede, mentre non appare necessario durante la gestione delle altre fasi del procedimento.
Il Presidente del seggio deve, comunque, utilizzare i guanti al momento dell’inserimento della scheda elettorale nell’urna. Tuttavia, la circolare 39/2020 del Ministero dell’Interno, emanata il 14 agosto, prevede che “l’elettore, dopo essersi recato in cabina, aver votato e ripiegato la scheda o le schede, provvede a inserirle personalmente nella corrispondente urna”.
Fanno eccezione le operazioni per le elezioni suppletive del Senato della Sardegna e 9 del Veneto: “Rimane fermo l’obbligo dell’elettore di consegnare la scheda votata per tale consultazione, opportunamente piegata, al presidente di seggio (o chi ne fa le veci), il quale è tenuto a staccare il tagliando antifrode dalla scheda medesima e a collocarla, quindi, nell’urna”. In quest’ultima circostanza il presidente, o chi per lui, indosserà i guanti per ricevere la scheda votata.
Negli ospedali
Particolare attenzione è riservata alle sezioni ospedaliere. “Nel caso vi siano elettori ricoverati che non possano accedere alla cabina in relazione alle proprie condizioni di salute, a supporto delle sezioni ospedaliere opera anche il seggio speciale (composto da un presidente e due scrutatori) ai soli fini della raccolta del voto”, si legge nella circolare che richiama il decreto Anti Covid, il quale stabilisce anche “in occasione delle elezioni dell’anno 2020, presso tutte le strutture sanitarie che abbiano almeno 100 posti-letto, ove sono ospitati i predetti reparti Covid-19, devono essere costituite sezioni ospedaliere composte nel rispetto della normativa prevista per le diverse consultazioni elettorali e referendarie, con funzioni di raccolta del voto e di spoglio delle schede votate”.
In quarantena
Per i ricoverati presso reparti Covid-19 “si provvede alla raccolta del voto tramite i seggi speciali istituiti presso le strutture ospedaliere con almeno 100 posti-letto, che ospitano reparti Covid-19, più prossime territorialmente”. Gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare e quelli in quarantena o in isolamento per Covid-19 possono votare da casa se, nei giorni precedenti al voto, avranno inviato richiesta al comune di residenza tra il decimo e il quinto giorno precedente al voto.
Vedi: Come saremo protetti dal contagio quando andremo a votare?
Fonte: politica agi