…Come Oggi 30 gennaio 1948. L’assassinio di Gandhi


di Giulio Pappa

Esattamente 73 anni fa, il Mahatma Gandhi venne assassinato da un fanatico nazionalista indù.

L’assassino, Nathuram Godse, riteneva che Gandhi fosse in accordo con i musulmani. In quegli anni, infatti, l’India scontava la persistenza di una grave crisi interreligiosa ed etnica in seguito all’indipendenza dall’Impero britannico e alla secessione della regione del Pakistan a maggioranza musulmana.

Gandhi era stato un grande leader, conosciuto in tutto il mondo per le proteste non violente portate avanti nel periodo tra le due guerre mondiali. Digiuni e marce pacifiche, la più significativa delle quali è la celebre “marcia del sale” nel 1930 contro l’ingiusta e oppressiva tassazione imposta dalla dominazione inglese.

La sua personalità irraggiungibile, i suoi valori, i principi ed ideali di Gandhisaranno motivo d’ispirazione per uomini altrettanto grandi, come Nelson Mandela e Martin Luther King.

La sua morte ha segnato profondamente l’India, per la quale rappresentava la guida non solo politica, ma soprattutto spirituale e morale.

Il miglior saluto alla “grande anima” del popolo indiano ha il suono delle parole del Paṇḍit Nehru, allora primo ministro in carica: “la luce se ne è andata dalle nostre vite, il buio ha prevalso ovunque”.