Come è andato lo scambio di detenuti tra Iran e Stati Uniti


L’Iran ha rilasciato il veterano della Marina statunitense, Michael White, dopo circa due anni di detenzione, come parte di uno scambio di prigionieri negoziato con gli Usa; l’episodio ha dato modo al presidente Donald Trump per rilanciare l’invito a Teheran a siglare un nuovo accordo sul nucleare.

White, che durante la detenzione ha sofferto di asma e di una recidiva di cancro, era stato rilasciato a marzo, dietro licenza medica, e consegnato all’ambasciata svizzera – che rappresenta gli interessi americani in Iran dal 1980, dopo la rottura dei rapporti diplomatici tra i due Paesi – a condizione che rimanesse in Iran. In seguito gli era stato diagnosticato anche il Covid-19 ed era stato ricoverato in ospedale.

“Sono felice di annunciare che l’incubo è finito”, ha dichiarato la madre del veterano, Joanna White, in un comunicati, “mio figlio è sano e sta tornando a casa”. “Che bello riavere Michael a casa” ha scritto Trump su Twitter, dando la notizia del suo arrivo negli Usa. “Grazie all’Iran. Non aspettate dopo le presidenziali Usa a fare il Grande Accordo. Vincerò. Adesso fareste un accordo migliore”, ha poi aggiunto.

Come parte dell’accordo, gli Usa hanno liberato Matteo Taerri, un medico con doppia cittadinanza americana e iraniana, arrestato con accuse di aver aggirato le sanzioni, secondo quanto ha riferito il suo avvocato. Sia Washington che Teheran hanno chiesto la scarcerazione dei rispettivi prigionieri per preoccupazioni sanitarie, legate alla diffusione del nuovo coronavirus nelle carceri.

Il ministero degli Esteri svizzero ha confermato che la Confederazione elvetica ha avuto un “ruolo nel gesto umanitario” che ha avuto luogo e ha portato al rilascio di White e Taheri. “Il nostro Paese è pronto per ulteriori agevolazioni, secondo la sua lunga tradizione di buoni uffici”, ha aggiunto il dicastero.

Il ministro degli Esteri della Repubblica islamica, Javad Zarif, ha espresso gioia per il fatto che Taerri e White potranno riabbracciare le rispettive famiglie come anche il secondo iraniano tornato in patria questa settimana, Sirous Asgari, dopo essere stato scagionato dalle accuse di aver trafugato segreti commerciali negli Usa.

“Questo può accadere per tutti i prigionieri”, ha dichiarato Zarif su Twitter, “non c’è bisogno di operare una sezione. Gli ostaggi iraniani detenuti negli o per contro degli Usa devono tornare a casa”. White, 48 anni, faceva parte dei circa 100 mila detenuti rilasciati sulla base di licenza medica in Iran, dopo lo scoppio della pandemia; è stato detenuto con accuse non rese pubbliche mentre stava provando a lasciare il Paese con la sua fidanzata iraniana e in seguito condannato a 10 anni di carcere.

La Repubblica islamica, già in passato, ha arrestato cittadini stranieri usandoli poi come pedina di scambio, sottolinea il Wall Street Journal, riportando la notizia della liberazione del veterano Usa. Taerri, conosciuto anche come Majid Taheri, farà ritorno in Iran per visitare la famiglia nei prossimi giorni, ha reso noto il suo legale, aggiungendo però che ha in programma di tornare e rimanere negli Stati Uniti a lavorare.

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Fonte: estero agi