AGI – Gli ufficiali delle forze speciali guineane hanno annunciato di aver catturato il presidente Alpha Condè, preso il controllo di Conakry e “sciolto” le istituzioni, in un colpo di Stato che potrebbe significare il ritiro forzato dell’83enne veterano della politica africana, che appare sempre piu’ isolato. Finora non sono stati segnalati morti nel misterioso golpe, nonostante le intense sparatorie che hanno scosso la mattinata di quella che doveva essere una normale domenica nel Paese, non nuovo a brutali scontri politici.
Da un decennio al potere
L’apparente fine di oltre 10 anni di regime di Condè, che in passato aveva represso nel sangue le manifestazioni di dissenso, ha innescato scene di festa in vari quartieri della capitale. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha condannato “fermamente” “qualsiasi presa di potere” in Guinea “con la forza delle armi”, chiedendo “l’immediato rilascio del presidente Alpha Conde’”.
“Abbiamo deciso, dopo aver catturato il presidente, che ora è con noi, di sciogliere la Costituzione in vigore e le Istituzioni”, governo compreso, ha dichiarato in un video, il capo delle forze speciali, il tenente colonnello Mamady Doumbouya, a nome del “Comitato nazionale per il raduno e lo sviluppo”, al fianco di golpisti in divisa e armati. Ha inoltre annunciato la chiusura delle frontiere terrestri e aeree del Paese dell’Africa occidentale immerso da mesi in una grave crisi economica e politica.
“Transizione inclusiva”
Denunciando la “cattiva gestione”, il tenente colonnello Doumbouya, avvolto in una bandiera guineana, ha poi promesso di “avviare una consultazione nazionale per dare il via a una transizione inclusiva e pacifica”. Per non lasciare dubbi, i golpisti hanno diffuso un video del presidente Conde’ nelle loro mani.
Il ministero della Difesa, da parte sua, ha invece fatto sapere che la guardia presidenziale ha respinto gli “insorti” che avevano tentato di prendere il controllo del Palazzo. Ma dal Palazzo arriva solo il silenzio. Il golpe ha sorpreso in Guinea la nazionale del Marocco che domani avrebbe dovuto affrontare la nazionale locale in una partita di qualificazione per i Mondiali di calcio del 2022 che ovviamente non si giochera’. I calciatori sono rimasti in hotel in attesa di essere rimpatriati in aereo: ci sono diversi ‘italiani’, dall’ex interista Achraf Hakimi a Maleh e Amrabat della Fiorentina.
Source: agi