Colombia: prima intesa governo e Farc per allentare il conflitto


Il Governo della Colombia e i dissidenti delle FARC Segunda Marquetalia hanno concordato, nel corso del primo ciclo di negoziati di pace che si sono svolti a Caracas dal 24 fino a sabato scorso, l'”Accordo sulle misure anticipate per il risanamento globale e graduale allentamento del conflitto nei territori in cui l’organizzazione è presente. A tal fine hanno stabilito la formazione di “un sottocomitato tecnico” che avrà il compito di stabilire “la georeferenziazione nei comuni, borgate e villaggi” dove la Seconda Marquetalia, composta dai combattenti che non hanno accettato gli accordi del 2016, “è presente”.
L’accordo sarà presentato in un incontro che si terrà “entro il 20 luglio” in cui verranno definite, inoltre, la metodologia e il calendario per l’individuazione di progetti sociali ed economici “a impatto rapido”. Per questo incontro, le parti chiedono il sostegno di Venezuela, Cuba e Norvegia, come paesi garanti, nonché della Missione di Verifica dell’ONU e della Conferenza Episcopale Colombiana. Da parte sua, la Seconda Marquetalia ha promesso di non rimanere in uniforme o armata nelle “capitali e nelle aree urbane o sulle vie terrestri e fluviali primarie e secondarie”, nonché di consegnare le persone che ha “detenuto” e di mantenere “la rispetto e garanzie della popolazione civile”.
Il cessate il fuoco unilaterale della Seconda Marquetalia “non implica una limitazione dei poteri costituzionali e legali della Forza Pubblica”, si legge nell’accordo firmato a Caracas.
L’attuazione della de-escalation inizierà quando entrerà in vigore un decreto presidenziale che sospenderà le operazioni militari offensive e la forza pubblica “garantirà condizioni di sicurezza”.
Nel quadro delle misure economiche volte a mitigare il conflitto e a favorire la pace, il governo darà priorità ai programmi globali di riforma agraria e alla restituzione delle terre. Nel frattempo, la Seconda Marquetalia deve “rispettare senza restrizioni la vita e l’integrità dei funzionari statali e dei beneficiari di detti programmi nei territori in cui è presente”.
Inoltre, le parti “svilupperanno una serie di misure per contribuire tempestivamente alla riparazione delle vittime del conflitto nelle aree in cui si svolgono attività di trasformazione territoriale per la pace”.
Questi negoziati sono stati annunciati all’inizio di febbraio, quando le parti hanno riferito dell’inizio di un processo di pace, il terzo intrapreso dall’esecutivo di Gustavo Petro, dopo quelli avviati con l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) e lo Stato Maggiore Generale Centrale (EMC), il principale gruppo dissidente delle FARC.
Il secondo ciclo di negoziati si svolgerà a Cuba nella seconda settimana di agosto, come richiesto dall’esecutivo colombiano e dal gruppo guerrigliero al governo dell’isola.(AGI)
SDB