Codice strada: Blengino (Radicali Italiani), norma liberticida


“Si tratta di una norma liberticida, a nostro avviso con evidenti profili di incostituzionalità, per l’assenza di ogni riferimento ai principi di oggettività e proporzionalità, indispensabili in ogni norma penale. Non vi è alcun riferimento alla quantità di cannabis consumata né all’effettivo stato di alterazione psicofisica del guidatore”.
Così il segretario di Radicali Italiani, Filippo Blengino, a Radio Roma Sound, intervenendo a proposito del nuovo Codice della strada.
“Io, ad esempio, avevo fumato sabato pomeriggio, circa 36 ore prima, e mi trovavo in condizioni di totale lucidità. Lunedì – aggiunge – mi sono autodenunciato a una pattuglia impegnata in controlli stradali, mostrando il test cui mi ero sottoposto autonomamente acquistandolo in farmacia. Ero positivo al Thc, e questo è stato sufficiente, secondo le nuove norme, a farmi condurre in commissariato e successivamente in ospedale per ulteriori accertamenti: sangue e urine. Questa è una norma assurda, che non persegue il consumatore di cannabis per eventuali comportamenti scorretti, ma lo perseguita semplicemente in quanto consumatore”.
“Le forze di polizia – osserva ancora – non avevano gli strumenti adeguati per effettuare i test, regnava confusione. Ho trascorso oltre otto ore tra la stazione di polizia e l’ospedale, prima di vedermi confermare il ritiro della patente e di essere denunciato, affinché il fascicolo fosse inviato in procura. Come Radicali, metteremo in campo nuove azioni di disobbedienza civile e nei processi i nostri avvocati solleveranno la questione di legittimità costituzionale”. “Questa è una legge ingiusta, che non contribuisce realmente alla sicurezza stradale, ma serve solo come strumento propagandistico per dare l’illusione di intervenire su questo fronte. Dimostreremo in tribunale – conclude – che si tratta di una norma da abrogare”. (AGI)