Claps: fratello Gildo, da Curia Potenza atteggiamento arrogante


“In più occasioni, soprattutto in queste ultime settimane ho cercato il dialogo, però evidentemente c’è una chiusura totale nella curia potentina e purtroppo continuano con l’atteggiamento arrogante e supponente. Abbiamo chiesto semplicemente che prendessero atto, prendessero coscienza, di tutto quello che è avvenuto e per una volta avessero il coraggio di chiedere scusa, per una volta”. Così ai giornalisti Gildo Claps il fratello di Elisa, al presidio di Libera Potenza ‘Elisa Claps e Francesco Tammone’ di questa mattina davanti alla chiesa della Santissima Trinità a Potenza, per una protesta silenziosa contro la decisione dell’Arcidiocesi di riaprirla e celebrare messa, nonostante la richiesta della famiglia di rispettare la memoria della studentessa sedicenne che venne uccisa 30 anni fa da Danilo Restivo, nel sottotetto della chiesa. Al sit in hanno preso parte oltre 500 persone, mentre una sessantina i fedeli che hanno partecipato alla Santa Messa, la prima domenicale dopo la riapertura della chiesa, celebrata dall’arcivescovo monsignor Salvatore Ligorio. “Il destino di questa chiesa lo deciderà la città – ha aggiunto Gildo – la grande parte della città sta rifiutando tutto questo. C’è stata una sorta di riflessione collettiva che sta arrivando in modo forte e straordinario alla mia famiglia”. “Avete visto con quanta arroganza sono entrati e con quanto disprezzo – ha aggiunto – loro sono arroccati al chiuso, al buio, noi siamo qui alla luce, la luce di Elisa” . La chiesa è stata riaperta dallo scorso 24 agosto, mentre dal 2 novembre ogni mattina viene celebrata la Santa Messa alle ore 7.30, tranne la domenica alle 10 e 30.
Nel corso della mattina non sono mancati momenti di tensione all’entrata e all’uscita dei fedeli nella chiesa. Anche lo stesso arcivescovo, monsignor Salvatore Ligorio, giunto in chiesa accompagnato da due sacerdoti, ha attraversato la folla in attesa ed è stato applaudito ironicamente dalla gente che ha esclamato: “Vergogna, vergogna!. All’uscita è stato scortato dalla polizia. Durante la celebrazione, monsignor Ligorio ha ricordato che la riapertura della chiesa, il 24 agosto scorso, è avvenuta “su mandato che Papa Francesco mi ha dato incontrandomi di persona. Il Pontefice ha sottolineato che la chiesa deve essere un luogo di preghiera”. (AGI)
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