Cittadinanza: Tajani, no a lezioni su come opporsi alla sinistra


“Non è un tema dell’agenda di governo e non c’è nulla di male nell’avere posizioni diverse su alcuni argomenti tra partiti che pure sono alleati e leali. Se avessimo tutti la stessa idea su tutto, saremmo un partito unico. Si può essere nel centrodestra e avere visioni diverse su alcuni nodi. Non è debolezza, è forza: si allarga il campo dei potenziali elettori”. A dirlo è il vicepremier, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani in un’intervista al Corriere della Sera, rispondendo a una domanda sui diversi orientamenti nel centrodestra per quanto riguarda la cittadinanza per i figli di stranieri nati o cresciuti in Italia. “Noi non siamo vicini, o peggio, a traino della sinistra. Tantomeno facciamo ‘inciuci’. Tutto quello che pensiamo lo diciamo, ci muoviamo alla luce del sole. Sullo Ius Scholae la nostra posizione è la stessa da molto tempo. Berlusconi era favorevole, e a destra non è un tabù. Non è un argomento di sinistra, è una presa d’atto rispetto a una realtà che cambia. E noi non abbiamo intenzione di lasciare alla sinistra una posizione che è e può essere di centrodestra. I diritti non sono della sinistra, sono di tutti”, prosegue Tajani. “Nessuno può dire all’altro ‘non devi parlare di questi temi o fai un favore alla sinistra’: non prendiamo lezioni su come ci si oppone alla sinistra e non rinunciamo ai nostri principi”, aggiunge il segretario di FI.