CINQUE CITTÀ DA VISITARE IN AUTUNNO


Non capitali, ma città, piccole o medie, da scoprire per l’attenzione che dedicano a cultura, arte e cibo
Cinque città da visitare in autunno
Le grandi capitali europee sono luoghi dove, in virtù dell’ampiezza e della storia, si concentra il meglio del Paese sotto il profilo turistico: ci sono tantissimi monumenti, i musei più grandi (spesso considerati nazionali), i ristoranti e i locali più noti, attrazioni di ogni tipo. Al tempo stesso, presentano lo svantaggio di prezzi elevati e spesso di un costante affollamento. Ecco perché abbiamo pensato di raccontare cinque città che non sono vere capitali, ma regalano tante cose belle, a partire dall’attenzione per la cultura e l’arte.

Parma, la piccola capitale (Italia)
Una città dalle mille risorse, capace di stupire per le eccellenze che racchiude tra le sue mura. Molti scelgono Parma per la cucina, altri per le bellezze artistiche, alcuni per la musica di Verdi, altri ancora perché è bike-friendly. Resta il fatto che la petite capitale come la battezzò Maria Luigia d’Asburgo, duchessa e moglie di Napoleone che la governò nel 1816, risente ancora del passato.
Parma mostra le tracce dei suoi personaggi più illustri e va fiera dei prodotti della sua terra, come i salumi e il Parmigiano Reggiano, che protegge e difende come si fa con un vero tesoro. La piazza che ospita il Duomo e il Battistero nel centro della città è una piccola bomboniera. A cinque minuti c’è il teatro Farnese, già teatro di corte dei duchi di Parma e Piacenza, che fa parte di un complesso architettonico che comprende il Palazzo della Pilotta, la Biblioteca Palatina, la Galleria Nazionale e la Pinacoteca.
Obbligatoria una visita a Palazzo Ducale: attraversato il suo parco, venti ettari di verde e più di tre km di viali alberati, si raggiunge il Teatro Regio. Per scoprire il meglio della cucina parmigiana, fatta di prodotti superlativi e di richiami, non integralisti, alla tradizione emiliana niente di meglio che fermarsi alla trattoria Ai Due Platani che si trova a Coloreto, a un quarto d’ora dal centro.

Il fascino nuovo e vecchio di Lione (Francia)
Arte, monumenti, gastronomia: da quando, nel 1998, l’Unesco ha dichiarato i quartieri di Fourviere, Vieux Lyon, Croix Rousse e Presqu’ile come Patrimonio dell’Umanità, l’offerta turistica di Lione è andata sempre più arricchendosi e oggi è una delle mete francesi più interessanti. E’ piacevole passeggiare all’interno del centro storico, tra vicoli, piazzette, antichi palazzi, tante chiese e i Traboules, passaggi sotterranei molto caratteristici. Il cuore resta Place Des Terreaux con il Municipio e la Cattedrale di Sant Jean.
Tantissimi i musei con tre in pole position: il Museo di Belle Arti dove sono custodite numerose opere di artisti italiani, l’originale Museo delle Confluenze e il Museo di Arte Contemporanea. Lione ha poi due colline fuori dal comune: Fourvière, denominata dagli abitanti “la collina che prega” che è il centro spirituale della città, e Croix-Rousse che è chiamata la “collina che lavora” perché si trovavano la maggior parte delle seterie e delle botteghe artigiane.
Lione è la capitale gastronomica della Francia e la sua offerta accontenta chiunque: ci si può sedere in uno dei ristoranti stellati o fermarvi in uno dei mille bouchon, locali semplici e spartani nati nel XIX secolo quando le donne iniziarono a mettersi in proprio, aprendo trattorie. In questa ricchissima proposta, a noi piace M Restaurant, in avenue Foch 47, specializzato in ‘cucina del mercato’ con un menu stuzzicante che cambia ogni giorno.

Bilbao, pinxtos e arte moderna (Spagna)
Il capoluogo della Biscaglia e maggior centro dei Paesi Baschi è un luogo ricco di charme e di sorprese. Tradizioni antiche, eleganti caffè, edifici in stile barocco, neoclassico, art nouveau convivono in armonia con elementi dal design moderno e spettacolari e siti d’avanguardia, primo tra tutti il museo Guggenheim, simbolo per eccellenza della città. Il celebre museo, diventato di pochi anni uno dei più fotografati al mondo, è stato aperto nel 1997 e raccoglie opere della collezione omonima e mostre itineranti.
Ma è nella parte vecchia con i palazzi barocchi, le sue stradine e i suoi locali che la cittadina basca esprime invece la sua anima più autentica. In questa zona, sempre vivacissima, si trovano il Museo archeologico, etnologico e storico basco, la chiesa di San Nicolás e la cattedrale di Santiago. Punto di ritrovo storico è Plaza Nueva e le vie delle Settes Calles: qui si trovano suggestivi angoli nascosti, bellissime piazze, negozietti e botteghe.
Non si può dire di aver vissuto veramente Bilbao, se non si assaggiano i pinxtxos, assaggi che sono spesso espressione in miniatura di una cucina di altissimo livello. Come dimostra la concentrazione di ristoranti stellati in zona, la cucina basca sia nella sua versione tradizionale che creativa è tra le migliori al mondo. Tornando ai pinxtos, un posto di grande livello resta Inma, in Plaza Nueva.

L’avanguardia di Monaco (Germania)
La capitale della Baviera è una città all’avanguardia sotto tanti aspetti, vivace ma anche ricca di tradizioni e che ama ancora rilassarsi sotto gli antichi castagni dei Biergarten, i grandi giardini all’aperto. Per i tedeschi (ma non solo), Monaco è sinonimo di lifestyle, di tendenza. Un luogo vocato allo sport – ci sono ancora gli impianti bellissimi dell’Olimpiade 1972 – e alla cultura tra sculture gotiche e la pop art.
Un vero paradiso culturale con 56 teatri e 41 musei, alcuni dei quali così vasti, che si potrebbe passare l’intera giornata solo in uno di essi. Il Deutsches Museum, ad esempio, resta il più grande museo dedicato a scienza e tecnologia, realizzato al mondo. Altri gioielli sono l’Alte Pinakothek, la Neue Pinakothek e la Pinokothek der Moderne.
Il cuore della città è Marienplatz una delle piazze più belle della Germania, in cui si respira l’atmosfera tipica di una metropoli, dove ogni edificio ha un grande valore storico. Un’esperienza imperdibile per scoprire le tradizioni bavaresi, è sedersi all’Hofbräuhaus, nel cuore del centro storico. Costruita originariamente come birreria, è un vero e proprio tempio dedicato alla bevanda nazionale. Tra le decine di buoni locali, merita una sosta Sparkling Bistro, in Amalien Strasse 79 per l’eccellente cucina.
Certo, il football resta il vanto sportivo di Liverpool (e lo stadio in Anfield Road emozionante) come tutto quanto ha a che fare con i Beatles viene custodito con grande attenzione (dal The Cavern Club alle abitazioni dove sono cresciuti i Fab Four). Ma la città sulla riva destra del Mersey è vivace, piena di cose da fare e da vedere.
Vanta la più grande concentrazione di musei del Regno Unito al di fuori di Londra, molti dei quali con ingresso gratuito. Il network National Museums Liverpool comprende sette sedi, tra le quali il Museo Internazionale della Schiavitù (unico al mondo nel suo genere), il Merseyside Maritime Museum, il World Museum e il Museum of Liverpool (che possiede anche un bellissimo acquario con pesci da tutto il mondo).
Obbligatorio visitare le due straordinarie cattedrali: la gigantesca e neogotica Cathedral Church of Christ, progettata da Sir Giles Gilbert Scott, e l’avveniristica Metropolitan Cathedral of Christ the King dalla curiosa forma circolare.
Liverpool è anche un sito del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco come Città Mercantile Marittima: lo storico Albert Dock e gli altri moli sono stati ben ristrutturati e trasformati in grandi aree aperte al pubblico. Si può ammirare l’intera città dal 34° piano della West Tower, in Brook Street, gustando i piatti di moderna cucina inglese al Panoramic 34.

Fonte: https://www.pirelli.com/