L’attacco all’arma bianca di oggi nella cattedrale di Nizza allunga una serie cominciata nel 2015 dopo la carneficina nella redazione di Charlie Hebdo.
2015
– 3 febbraio: a Nizza, tre soldati in servizio davanti a un centro della comunità ebraica vengono attaccati con coltelli.
– 26 giugno: un fattorino di 35 anni uccide e decapita il suo capo Hervé Cornara con un coltello a Chassieu. Arrestato, si è suicidato in prigione sei mesi dopo.
2016
– 13 giugno: un poliziotto di Magnanville (Yvelines) e la sua fidanzata uccisi a coltellate, a casa loro da un jihadista venticinquenne. Larossi Abballa, che aveva rivendicato la responsabilità per conto dell’Isis, viene ucciso dalla polizia.
– 26 luglio: padre Jacques Hamel, sacerdote di Saint-Etienne-du-Rouvray (Seine-Maritime), viene ucciso nella sua chiesa da Abdel Malik Petitjean e Adel Kermiche, uccisi dalla polizia. Attacco rivendicato dall’Isis.
– 4 settembre: un detenuto marocchino di 24 anni tenta di accoltellare due guardie nella prigione di Osny (Val-d’Oise), rivendicando la sua azione in nome dello Stato islamico.
2017
– 3 febbraio: un uomo con un machete per mano si precipita su quattro soldati dell’Operazione Sentinel al Carrousel du Louvre di Parigi, gridando “Allah Akbar”. L’assalitore, un egiziano di 29 anni, è gravemente ferito.
– 6 giugno: un algerino di 40 anni aggredisce un poliziotto con un martello davanti a Notre-Dame a Parigi. Grida “è per la Siria”; ferito dalla polizia.
– 15 settembre: al grido di “Allah Akbar”, un uomo armato di coltello attacca un soldato dell’Operazione Sentinella nella metropolitana parigina di Chatelet. Catturato.
– 1 ottobre: un tunisino di 29 anni pugnala a morte due giovani donne davanti alla stazione ferroviaria di Marsiglia gridando “Allah Akbar” prima di essere ucciso dai soldati. L’attacco è rivendicato dall’Isis.
2018
– 12 maggio: un giovane francese, nato in Cecenia, attacca i passanti con un coltello in centro a Parigi, gridando “Allah Akbar”, prima di essere ucciso dalla polizia. Un morto e 4 feriti.
2019
– 3 ottobre: un informatico della Direzione dell’Intelligence, convertito all’Islam e sospettato di radicalizzazione, pugnala a morte tre poliziotti e un funzionario amministrativo nel distretto della Prefettura di Polizia di Parigi. Ucciso a colpi di arma da fuoco.
2020
– 3 gennaio: un ventiduenne convertito all’Islam accoltella gli escursionisti in un parco di Villejuif, uccidendo una persona e ferendone due. Ucciso dalla polizia.
– 4 aprile: a Romans-sur-Isere, un rifugiato sudanese di 33 anni accoltella i passanti per strada e la gente nei negozi, uccidendo due persone e ferendone cinque.
– 25 settembre: due dipendenti di un’agenzia di stampa televisiva feriti da un assalitore pakistano in un attentato a Parigi fuori dalla ex sede di Charlie Hebdo. –
-16 ottobre: un insegnante di storia, Samuel Paty, decapitato a Conflans-Sainte-Honorine da un islamista, Abdullakh Anzorov, un rifugiato di origine cecena.
Vedi: Cinque anni di attacchi con coltello in Francia
Fonte: estero agi