Cinema: SuperCiak d’oro a Cortellesi, Garrone ‘Personaggio’ 2023


E’ Paola Cortellesi, dominatrice della stagione cinematografica con il suo ‘C’è ancora domani’, la vincitrice del SuperCiak d’oro 2023 del Cinema italiano, il premio simbolo dei Ciak d’oro del pubblico, giunti alla 38esima edizione. Il SuperCiak d’oro le è stato assegnato per il soggetto, la sceneggiatura, l’interpretazione, la regia, che per lei è anche un esordio, di un film che “ha saputo coinvolgere e stupire, affascinare e far riflettere, rilanciando il nostro cinema grazie agli oltre cinque milioni di spettatori raccolti – primo incasso del 2023 nel nostro Paese – e andando oltre la pura fruizione per divenire un tema di discussione e condivisione grazie alla capacità di illuminare con originalità, misura, creatività, che in alcuni momenti diventa poesia, un tema chiave della convivenza civile come i rapporti tra i generi e la violenza domestica”.
“C’e’ ancora domani – si legge ancora nelle motivazioni del premio – unisce originalità di scrittura a una regia matura, innovativa, e a intuizioni artistiche e prove di recitazione di livello assoluto, evidenziando la straordinaria levatura e sensibilità creativa di Paola Cortellesi”.
A Matteo Garrone è andato il Ciak d’oro come ‘Personaggio internazionale dell’anno’ del Cinema italiano “per essere riuscito con ‘Io capitano’ – un film straordinario per linguaggio, storia, tematica, codici visivi, affidato a due sconosciuti esordienti africani nel ruolo di protagonisti e su uno dei temi sensibili e divisivi del dibattito politico e culturale non solo dell’Occidente – a ottenere tre grandi risultati: il primo è un plauso unanime e un forte successo di pubblico in tutto il mondo, fino alla nomination ai Golden Globes, oltre che il Leone a Venezia per la regia e la nomination per Io capitano come rappresentante del nostro cinema nella corsa agli Oscar; il secondo è un grande rilancio per la percezione internazionale della capacità del nostro Paese di creare arte cinematografica innovativa e originale; il terzo (e più importante): aver contribuito a un dibattito lacerante – e spesso mortificante per gli argomenti proposti – su uno dei grandi temi del nostro tempo, offrendo un punto di vista di verità in grado di aiutare la riflessione, ricordando l’importanza che sempre devono avere i principi di umanità e civiltà”. (AGI)