Cinema: 60 attori difendono Depardieu, vittima di “linciaggio”


Una sessantina di attori e altre personalità di spicco francesi hanno denunciato il “linciaggio” della leggenda del cinema Gerard Depardieu, accusato di stupro e di aver compiuto una serie di altre molestie sessuali.
Una lettera aperta intitolata ‘Non cancellate Gerard Depardieu’ firmata tra gli altri dall’attrice britannica Charlotte Rampling, dall’ex first lady e cantante italo-francese Carla Bruni e dall’ex compagna di Depardieu, l’attrice Carole Bouquet, sostiene che la star è vittima di un “torrente di odio”.
“Gerard Depardieu è probabilmente il più grande di tutti gli attori”, si legge nella lettera pubblicata dal quotidiano francese ‘Le Figaro’ nella tarda serata di lunedì, giorno di Natale. Depardieu, che ha girato più di 200 film e serie televisive, è stato accusato di stupro nel 2020 ed è stato accusato di molestie sessuali e aggressioni da più di una dozzina di donne. Nonostante l’assenza di una sentenza giudiziaria a suo carico, negli ultimi giorni molti si sono affrettati a prendere le distanze dall’attore.
I suoi sostenitori hanno dichiarato: “Non possiamo più rimanere in silenzio di fronte al linciaggio che sta affrontando”. E nella lettera spiegano che Depardieu è stato attaccato “in barba alla presunzione di innocenza di cui avrebbe beneficiato, come tutti, se non fosse il gigante del cinema che è”.
Depardieu – che compie 75 anni domani – ha definito i firmatari “coraggiosi” e ha elogiato la lettera: “L’ho trovata bellissima”, ha detto per telefono all’emittente RTL. L’attore ha ammesso di aver ricevuto il testo prima della sua pubblicazione, ma ha ribadito di non averla richiesta. Poi ha aggiunto che alcune personalità si sono rifiutate di firmarla.
“Quando le persone attaccano Gerard Depardieu in questo modo, stanno attaccando l’arte – si legge nella lettera – la Francia gli deve molto. Il cinema e il teatro non possono fare a meno della sua personalità unica e straordinaria”, affermano le celebrità. “Nessuno potrà cancellare l’impronta indelebile del suo lavoro sui nostri tempi”.
La famiglia dell’attore ha denunciato una “cospirazione senza precedenti” contro di lui mentre la scorsa settimana il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che Depardieu era diventato l’obiettivo di una “caccia all’uomo”. Una dichiarazione condannata dagli attivisti per i diritti delle donne che hanno definito i commenti di Macron un “insulto” a tutte le donne che hanno subito violenza sessuale. Anche i politici hanno chiamato in causa Macron, compreso l’ex presidente francese Francois Hollande. Mentre il ministro della Cultura Rima Abdul Malak ha dichiarato che l’attore potrebbe essere privato della Legion d’Onore, il massimo riconoscimento del Paese. (AGI)​​​​​​​