Chocoday, la giornata del cioccolato etico e di qualità


Cristoforo Colombo non ha scoperto solo l’America, ma anche il cioccolato che portò in Europa. Per questo il 12 ottobre – giorno in cui negli Usa si festeggia il Columbus Day, per rircordare la scoperta del Nuovo Mondo nel 1492 – si celebra anche il #Chocoday, la giornata del cioccolato buono ed etico. Nel Nuovo Mondo le fave del cacao si usavano come moneta di scambio, nelle popolazioni del centro America leggenda vuole che venisse definito il “cibo degli Dei” per il gusto e le sue proprietà.

Ideato e promosso da Eurochocolate, il Chocoday ha l’obiettivo di promuovere in Italia e nel mondo il cioccolato etico e di qualità. “Buono – spiega il sito dell’iniziativa, perché ottenuto esclusivamente con l’utilizzo di burro e massa di cacao, senza grassi e oli vegetali aggiunti. Buono, perché capace di tutelare i valori etici e sociali legati alla sua produzione. Buono, perché controllato durante ogni fase della filiera produttiva, in termini di biodiversità, trasparenza e tracciabilità” Il Chocoday può contare sul Patrocinio di Fairtrade Italia, Symbola – Fondazione delle Qualità Italiane, Ccpb – Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici, Provincia e Comune di Perugia, che ne condividono finalità ed obiettivi.

Tutti possono partecipare al Chocoday: cittadini, operatori del settore, scuole, Ong, istituzioni, associazioni e aziende. Per manifestare la volontà di tutelare la qualità del cioccolato basta sottoscrivere il Manifesto del Chocoday. “E’ un bene di tutti – recita il documento -, un goloso alimento dalle molteplici proprietà, che addolcisce la vita di ogni giorno. Si contraddistingue per la eccellenza degli ingredienti, ma non può neanche prescindere dalla qualità del processo produttivo, in ogni sua fase, dalla piantagione alla tavola. Per questo motivo l’etichetta deve conservare memoria di tutti i passaggi della filiera. Il buon Cioccolato, deve essere rispettoso dell’etica e della dignità umana, senza sfruttamento della manodopera anche nei paesi di provenienza”.