Chi difende (e chi no) Laura Castelli dopo la battuta sui ristoratori


Opposizioni all’attacco della vice ministra al Mef, Laura Castelli, sulla gestione della ripartenza post Covid. Ma M5s – dal capo politico, Vito Crimi al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – fa quadrato su una delle esponenti di spicco del Movimento, che, su Facebook, denuncia una pioggia di minacce.

L’oggetto del contendere è una frase sui ristoratori e sulla necessità di affrontare questa fase della pandemia con nuove iniziative imprenditoriali.
Scrive Castelli: “Da ieri ricevo (…) insulti (…) Un attacco, senza precedenti, alimentato da una campagna di disinformazione montata ad arte da quella parte di opposizione che racconta di voler collaborare, ma preferisce falsificare le mie parole, piuttosto che favorire un dibattito positivo di confronto economico e politico su un tema estremamente importante come quello del sostegno alle imprese che si vogliono innovare, cosa di cui ho realmente parlato”. E su Facebook non cancella non solo le critiche, ma anche le parolacce che le vengono rivolte.

“Questo becero modo di interpretare la politica fa molto più male al Paese, generando tensioni sociali, di quanto faccia male a me e alle persone che mi stanno accanto. Dispiace, però, vedere che per qualche like, o per qualche click in più, ci sia invece chi è disposto a tutto questo. Media e opposizioni, soprattutto in questo preciso momento storico, hanno un ruolo estremamente importante. Per questo, da parte di tutti, serve maggiore responsabilità e coesione, nel rispetto della corretta dialettica politica. Non ci fermiamo certo a causa di questi attacchi, sono altri i problemi del nostro Paese”, aggiunge.

Crimi: “Attribuiti virgolettati mai pronunciati”

A stretto giro di posta arriva il commento del capo politico del Movimento, Vito Crimi: “Trovo nauseante come certa stampa abbia completamente reinventato le parole di Laura Castelli, attribuendole virgolettati mai pronunciati e trasformandola in un bersaglio. Eppure il suo è un ragionamento di buon senso: cosa c’è di sbagliato nel ritenere che in questi tempi di grave crisi lo Stato debba essere al fianco delle aziende in difficoltà e debba accompagnare chiunque voglia riconvertire la propria attività per adattarsi alle nuove sfide che ci attendono? Ma i detrattori del Movimento non si fermano davanti a nulla, non hanno dignità e della correttezza non sanno che farsene”.     

L’aggressione sessista a @LaCastelliM5s è inquietante. Non mollare Laura, non farti intimorire da propaganda e violenza

— Stefano Patuanelli (@SPatuanelli)
July 19, 2020

Anche Luigi Di Maio interviene: “Da ieri le forze politiche di opposizione non fanno altro che diffondere una notizia falsa attaccando Castelli. Se pensano di fermare il lavoro di Laura e del Movimento 5 stelle tramite disinformazione e una becera propaganda anti politica non hanno capito nulla. Vai avanti Laura”, ‘posta’ sui social. 

L’alleato del governo giallo-rosso, il Pd, non si tira indietro: “Criticare anche aspramente un atto che non si condivide o un’espressione infelice è legittimo. Ma la cattiveria e il disprezzo che la destra populista riserva alle donne che sono al governo (a cui va la mia totale solidarietà) sono insopportabili, del tutto sproporzionati rispetto a ciò che viene rivolto ai pari grado di sesso maschile”, scrive il vice ministro al Mef, Antonio Misiani. E su Facebook riprende un’espressione di Matteo Salvini e aggiunge: “È l’ennesimo frutto avvelenato di una cattiva politica che cerca consenso cavalcando sui social la paura e il risentimento”.

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Fonte: politica agi