CHELSEA: ASSALTO AL LUKAKU ARMATO


di Antonio Pio Di Bari

Ormai tra poche ore si concluderà la trattativa che potrebbe sbloccare il mercato estivo italiano ed internazionale, vale a dire il possibile trasferimento di Romelu Lukaku al Chelsea campione d’Europa per una cifra monster di 115 milioni di euro offerti alla società e 12 milioni, che grazie ai bonus potrebbero arrivare a 15, proposti all’attaccante belga. Si tratterebbe di una seconda cessione di lusso per i neroazzurri dopo quella di Hakimi, senza contare la partenza di Antonio Conte, trascinatore che ha condotto la squadra al suo diciannovesimo scudetto nella stagione passata.
A livello economico è senza alcun dubbio un’offerta difficile da rifiutare, a maggior ragione per la famiglia Zhang trovatasi a dover risanare diversi debiti aggravati da una serie di investimenti negli anni passati che hanno portato alla vittoria di un campionato, i cui introiti economici non sono stati comunque sufficienti per rientrare nelle spese. Il tutto è stato aggravato dalla mancanza di incassi provenienti dalla vendita dei biglietti dovuta al periodo di chiusura degli stadi causato dagli ultimi due anni di pandemia, che ha danneggiato i bilanci di quasi tutte le squadre europee ad eccezione di Psg , Manchester City (che ha appena concluso la trattativa grazie alla quale si è aggiudicato il cartellino di Grealish per una cifra che si aggira attorno alle 100 milioni di sterline) e Chelsea.
I Blues negli ultimi due anni hanno avuto la possibilità di investire ingenti somme di denaro, nonostante una crisi mondiale, oltre che per i finanziamenti di Abramovic, che non sono mai mancati, per l’utilizzo del capitale guadagnato dalla cessione al Real Madrid di Eden Hazard avvenuta due estati fa, periodo nel quale il club londinese non poteva operare sul mercato per questioni di fair play finanziario. Ad incrementare il potere d’acquisto degli inglesi sul mercato ci sono anche gli introiti della vittoria della Champions League nella passata stagione, che permettono alla squadra regina d’Europa di strappare prepotentemente big Rom alla club campione d’Italia.
Quella offerta all’Inter è una cifra che permetterebbe di risanare i bilanci della squadra milanese oltre che fare un mercato volto a mantenere competitiva la squadra quanto più possibile per cercare un piazzamento nei primi quattro posti e perché no una seconda stella, vale a dire il ventesimo campionato. Un esempio di squadra vincente che ha rinunciato ad alcuni pezzi pregiati rimanendo ad alti livelli e continuando a vincere è la Juventus che rinunciò a Pogba e Vidal dopo aver disputato una finale di Champions. Sarebbe veramente allora un ridimensionamento così grande per la società la partenza del belga?
Di certo quella juventina è stata una situazione differente in cui il divario con le altre società italiane all’epoca era ancora troppo grande nonostante lo smantellamento di una delle mediane più forti d’Europa. Ad oggi parecchie squadre del nostro paese si sono mosse con una serie di giocatori mirati e con acquisti di allenatori di grande livello per rendere la Serie A uno dei campionati più imprevedibili ed equilibrati sulla carta questa stagione.
La partenza di Lukaku non può di certo far piacere al mister Inzaghi, dato che tale cessione non gli era stata preventivata al momento dell’illustrazione del progetto interista che lo ha portato ad abbandonare la Lazio dopo vent’anni totali trascorsi da giocatore ed allenatore. La centralità di una punta così fisica che permetta di far salire la squadra, ma che sia allo stesso tempo molto veloce e cinica, nel progetto Inter non può, secondo Marotta e Ausilio, non essere tenuta in considerazione a ventiquattro giorni dalla chiusura del mercato. La dirigenza, per questa ragione, ha premuto per un dietro front della famiglia Zhang, chiesto a gran voce anche dai tifosi, contando sul fatto che i direttori sportivi avevano un piano per rientrare nelle spese economiche che non prevedeva la cessione del numero 9. È però stata decisiva anche la volontà del giocatore che ha detto sì alla corte di Abramovic , convinto da uno stipendio che con i bonus potrebbe essere doppio rispetto a quello che percepisce attualmente di 7.5 milioni annuali.
Non mancano i nomi per sostituire l’attaccante ventottenne , tra i quali spicca quello del classe 1991 Duvan Zapata, centravanti di proprietà dell’Atalanta che chiede una cifra compresa tra i quaranta e i cinquanta milioni di euro. Il colombiano è un profilo simile a quello di Lukaku e che piace molto a mister Inzaghi, perché capace di sacrificarsi per la squadra e gonfiare la rete con frequenza seppure non in maniera cinica come il belga. A risuonare sono anche i nomi di Dusan Vlahovic della Fiorentina e Andrea Belotti del Torino, profili interessanti, in particolare il primo per la giovane età, ma che non possono non lasciare dubbi a causa del fatto che non hanno mai vestito e retto la pressione della maglia di un top club come quello di Milano. Ricorrente è anche la possibilità del low cost Edin Dzeko, anche se il suo impiego sembra essere relegato a punta di riserva di quello che sarà il sostituto di Lukaku per via dei suoi trentacinque anni.
La partenza del top player neroazzurro porta il club ad investire in altri reparti come le fasce, per cui si sono fatti i nomi di Florenzi, Bellerin o Dumfries e i sostituti dei tre centrali difensivi, puntando alla quantità e non alla qualità dei giocatori per cercare di replicare l’impresa di Conte messa in atto l’anno scorso, che in questa stagione susciterebbe ancora più clamore.