Che cos'è e come funziona Aurora Experience, il programma di Jacopo Mele che vuole formare gli imprenditori del futuro


AGI – Investire sulle persone più che sui progetti, accelerare la crescita di profili “che ad oggi non sappiamo immaginare”, quelli “inaspettati, che aiuteranno la nostra umanità a saltare nell’ignoto”. Questi gli obiettivi di Aurora Experience, il percorso di formazione d tre anni nato all’interno del programma europeo Aurora, “un percorso di formazione capace di allenare le ragazze ed i ragazzi under 20 a prendere decisioni durevoli e sostenibili in modo costante”. Parola del founder Jacopo Mele. 

Jacopo Mele in breve

Jacopo Mele, 27 anni, originario di Salerno, è considerato uno dei grandi innovatori del nostro tempo. Riconosciuto nel 2016 da Forbes Europa fra i 30 under 30 più influenti nella politica europea, nel 2017 è stato menzionato da Wired tra le 50 persone al mondo a cui prestare attenzione. Nel 2018 poi Forbes Italia lo ha incluso nella lista dei 100 under 30 leader del futuro per la categoria “Enterprise Technology”.

È founder di Aurora, organizzazione che aggrega attività a supporto dell’imprenditorialità giovanile e dove ha portato “la libertà, la fiducia, il rispetto, la meraviglia di tuffarsi nel vuoto, lo stupore della scoperta e la bellezza della condivisione”. Il suo primo programma di formazione? “Quello di libertà e fiducia ‘organizzato’ dai miei genitori e dai miei fratelli. Da ciò ho capito che esiste una sola risposta alle grandi sfide: fidarsi e investire in modo incondizionato nelle nuove generazione, creare fiducia verso di loro”.

Le selezioni

Le selezioni per entrare nel programma Aurora Experience sono sempre aperte (si pagano solo 70 euro per l’iscrizione). Chi viene scelto accede ad un percorso avanzato di mentorship di tre anni, ottiene un grant di 10mila euro ed entra in contatto con un network di 500 tra protagonisti della tecnologia (i cosiddetti Wizards), manager e imprenditori, provenienti da tutto il mondo. Un confronto che può aiutare e stimolare l’attitudine imprenditoriale dei giovani.

“Gli under 20 – spiega sempre Mele – nel 2020 sono stati abbandonati alle loro scelte e il mondo ha continuato semplicemente a chiedere di decidere. Quello che vogliamo fare è consentire agli under 20 di vivere a proprio agio ambiguità ed incertezze, così da garantirci una generazione capace di traghettare il nostro mondo verso le sfide più ardue per la nostra umanità”.

Energie rinnovabili e automotive

Tra i Wizard anche Carol Frer, UX Design Researcher di Volkswagen Group, Alec Ross, ex consigliere per l’innovazione di Barack Obama, venture capitalist e autore, Kelly Bencheghib, co-founder, insieme ai suoi fratelli Gary e Sam, di Make a Change World che da più di 10 anni lotta contro l’inquinamento da plastica di mari e fiumi. Dal mondo dell’energia rinnovabile spiccano i nomi di Inna Braverman, imprenditrice e donna d’affari, all’età di 24 anni era ha fondato Eco Wave Power, di cui oggi è co-fondatrice e Ceo, una società di energia rinnovabile con una tecnologia brevettata per la generazione di elettricità pulita dalle onde dell’oceano e del mare.

Attitudine imprenditoriale e motivazioni

Al programma ci si può candidare, applicando con una lettera o un video, nei quali ci si può raccontare, spiegare chi siamo, quali sono i nostri sogni e le nostre esperienze più significative. L’obiettivo è ricevere dieci commenti positivi. A questa prima fase di selezione seguiranno altre due sfide durante le quali i ragazzi, in gruppo o da soli, dovranno riuscire a conquistare due endorsement da parte dei Wizard di Aurora. L’ultima prova è una escape room, basata su Google Maps e Wikipedia e valutata dal team di esperti di Aurora. Alla fine di ogni sfida, il team riconosce a ogni partecipante un open badge che certifica le skills acquisite. ”È facile selezionare qualcuno per un progetto, spesso ti trovi ad individuare qualcuno di simile a qualcosa che hai già visto” spiega sempre Mele. “Il nostro processo per individuare gli Aurora Fellow evita di valutare il passato ed i voti accademici, ma si fida dell’osservazione di quelle che sono le attitudini e le motivazioni, tra queste le attitudini imprenditoriali”.

Allenare i game changer del futuro

Il programma ha l’obiettivo di preparare i ragazzi alle sfide del futuro. “Tra i 16 ed i 20 anni ci troviamo a dover prendere scelte velocemente, dividendoci tra numerosi trade off, cosa che accade in rari altri momenti della vita. Perciò riteniamo questo il momento ideale per allenarsi a fare scelte sostenibili in modo rapido”. Per la squadra di Aurora “la sfida più grande è allenare i game changer del futuro ad essere in grado di rigenerarsi continuamente. Dobbiamo sostenere le generazioni a cogliere al meglio sfide ed opportunità del nostro secolo”.

E poi che succede?

Al completamento dell’Aurora Experience, spiega Mele, “si potrà essere selezionati tra i 100 nuovi Fellow scelti ogni anno. Al concludersi dell’Aurora Fellowship, le ragazze ed i ragazzi sono liberi di contribuire al mondo con tutti gli strumenti, le metodologie e le relazioni che Aurora ha reso loro disponibili. Noi ci auguriamo che possano essere facilitatori della propria generazione e non solo”.

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Fonte: economia agi