Di Redazione
E’ noto che Putin appoggia il governo Maduro in Venezuela. Quello che non ti aspetti è la presenza di 400 contractor russi appartenenti al gruppo Wagner a Caracas. Il Gruppo Wagner è formato per lo più da ex soldati che negli ultimi anni è intervenuto a sostegno dei militari russi impiegati in azioni militari in Siria (a fianco del presidente siriano Bashar al Assad) e in Ucraina (a fianco dei ribelli filo-russi). “Gruppo Wagner” ritenuto responsabile dell’uccisione di tre giornalisti russi nella Repubblica Centrafricana, rei di aver lavorato per giornali anti-Putin o che si erano occupati delle opposizioni in Russia.
Mercenari che lavorano per società militari private, presenti in Venezuela, con l’obiettivo di difendere il regime del presidente Nicolas Maduro dai tentativi dell’opposizione di togliergli il potere.
L’uso di mercenari al posto di soldati veri e propri garantisce di norma alcuni vantaggi per il paese che li impiega, soprattutto se c’è la volontà di mantenere segreta l’operazione militare in questione: tra le altre cose, l’uso dei “contractor” consente al governo di non prendersi la responsabilità di azioni controverse o violazioni di norme internazionali.
La milizia Wagner è un’organizzazione creata nel 2014 apposta per permettere al Cremlino di non intervenire ufficialmente in contesti di crisi di proprietà di Prigozhin che è conosciuto come lo ‘chef di Putin. La Wagner è comandata dall’ucraino ed ex membro del Gru Dimitri Utkin, già decorato da Putin. I 6000 ex militari sono stati protagonisti delle operazioni per l’annessione della Crimea, per la secessione del Donbass e per il salvataggio di Bashar Al Assad in Siria.
In Venezuela è la prima azione militare del Gruppo in occidente.
La vicenda sembrerebbe inquadrarsi nella contrapposizione Usa – Russia. Jan Guaidò che ha sfidato il potere di Maduro autoproclamandosi presidente, è appoggiato dagli Stati Uniti, che lo hanno riconosciuto come presidente legittimo, e da diversi paesi europei. Russia e Cina, da sempre vicine al regime di Maduro, hanno invece invitato gli stati stranieri a non interferire negli affari interni del Venezuela.
La Russia ha mandato i contractors per difendere sia Maduro, ma anche gli interessi della Lukoil nel paese venezuelano, anche se il Cremlino smentisce un suo coinvolgimento.