di Lorenzo Lavacca
Conferme e sorprese nei primi quattro ottavi di finale! Il PSG espugna il Camp Nou con il suo gioiello Mbappè; il Liverpool vince 2 a 0 contro il Lipsia; male la Juventus 2 a 1 contro il Porto: regala un gol per tempo e si risveglia solo nel finale; vittoria esterna del Dortmund contro il Siviglia segnata dal giovane fuoriclasse Haaland.
La Champions League torna a brillare di luce propria con i suoi campioni, soprattutto in terra spagnola. Le giocate, i gol, ma soprattutto la personalità di due talenti come Mbappè e Haaland, rispettivamente 22 e 20 anni, consentono a Psg e Dortmund di ipotecare il passaggio del turno: a Barcellona, il francese è autore di una tripletta, frutto anche delle giocate dei suoi compagni tra cui uno straordinario Verratti, al cospetto di “sua Maestà” Leo Messi, quasi in un simbolico passaggio di consegne tra chi ha scritto la storia del calcio e il suo erede; a Siviglia, Erling Haaland segna una doppietta e raggiunge quota 18 gol in 13 presenze in Champions League, non male per un ragazzo di soli 20 anni, la cui clausola è di “solo” 75 milioni di euro: il rebus è trovare un giocatore che sia così decisivo in campionato e nelle coppe a quel prezzo, e soprattutto a quell’età.
Ma la vera notizia arriva da Oporto: al Dragao, Porto batte Juve 2 a 1 in una partita che la squadra di Pirlo non ha praticamente giocato per 80 minuti. Le due reti di Taremi e Marega derivano da due grossolani errori in fase di costruzione e in fase di copertura, da parte di Bentancur e De Ligt. Ronaldo entra nel match solo al 94esimo minuto, sull’ultima palla giocabile, quando subisce un contatto sospetto in area e accende le speranze dei bianconeri per un possibile penalty, poi negato dall’arbitro: da uno come lui, però, ci si aspetta molto di più, soprattutto perché su quella coppa c’è ormai scritto il suo nome da anni. Male però anche la difesa: oltre all’errore di De Ligt, la squadra di Pirlo non riesce a costruire dal basso, e quando prova a farlo regala un gol e offre molte volte azioni pericolose agli avversari. Una nota su Szczesny: quasi un mese fa era l’eroe della Supercoppa, quando con una prestazione superlativa permise alla Juve di difendere il vantaggio contro il Napoli prima che Morata realizzasse il definitivo gol vittoria; di quello Szczesny, ieri sera, neanche l’ombra. Unica nota positiva un altro giovane, Federico Chiesa, che sigla il gol del 2 a 1 all’82esimo e rende la rimonta che attenderà a Torino meno impossibile.
Infine, nulla da aggiungere sulla prestazione del Liverpool contro il Lipsia: la squadra di Kloop domina la partita e si impone per 2 a 0 con i suoi Manè e Salah.