Cei-Comece: Europa accolga migranti e non lasci sola l’Italia


“Cara Europa, tu non puoi guardare solo al tuo interno. Non si può vivere solo per stare
bene, ma stare bene per aiutare il mondo, combattere l’ingiustizia, lottare contro le povertà”. Così il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, e il presidente della Comece, monsignor Mariano Crociata, in una lettera all’Unione Europea in occasione della Giornata dell’Europa 2024.
“Ormai da decenni sei il punto di arrivo, il sogno di tante persone migranti che da diversi continenti cercano entro i tuoi confini una vita migliore. Tanti vogliono raggiungerti
perché sono alla ricerca disperata di un futuro. E molti, con il loro lavoro, non ti aiutano forse già a prepararne uno migliore? Non si tratta di accogliere tutti, ma che nessuno
perda la vita nei ‘viaggi della speranza’ e tanti possano trovare ospitalità. Chi accoglie genera vita!”, sottolineano.
“L’Italia – aggiungono Zuppi e Criociata – è spesso lasciata sola, come se fosse un problema solo suo o di alcuni,
ma non per questo deve chiudersi. Prima o poi impareremo che le responsabilità, comprese quelle verso i migranti, vanno condivise, per affrontare e risolvere problemi che in
realtà sono di tutti”. “Tu rappresenti un punto di riferimento per i Paesi mediterranei e africani, un bacino immenso di popoli e di risorse nella prospettiva di un partenariato tra uguali. Compito essenziale – osservano – perché in realtà un soggetto sovranazionale come l’Unione non può sussistere al di fuori di una reciprocità di relazioni internazionali che ne dicano il riconoscimento e il compito storico, e che promuovano il comune progresso sociale ed economico nel segnodell’amicizia e della fraternità”.