Cartelle Esattoriali: Confedercontribuenti, la burocrazia annulla disposizione di legge. Colpiti i contribuenti.


L’annullamento automatico delle cartelle di pagamento di importo fino a 2 mila euro relative a ruoli resi esecutivi sino al 31 dicembre 1999, disposto dalla legge di Stabilità (commi 527 e 528 dell’articolo 1 della Legge n.228/2012), a partire dal 1° luglio 2013, è stato un inganno mediatico per i contribuenti. Il Presidente di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro denuncia che una circolare della Ragioneria dello Stato, in palese violazione delle norme di legge,stabilisce che l’annullamento delle cartelle può essere bloccato dalla Pubbliche amministrazioni nel momento in cui l’ente creditore ritiene che la partita creditoria può ancora essere realizzata. Nel caso in cui l’automatico annullamento dovesse, infatti, riguardare posizioni ancora realizzabili, gli enti devono adoperarsi con sollecitudine, attivandosi prontamente per il ritiro dei ruoli dall’agente della riscossione e procedendo a notificare al debitore un atto ingiuntivo, con cui si comunica non solo l’interruzione dei termini di prescrizione, ma anche la ripresa della riscossione coattiva dopo la data del 1° luglio 2013. Un’operazione assolutamente costosa per la pubblica amministrazione e costossisima per i contribuenti. Insomma ancora una volta la burocrazia detta le norme violando chiaramente la legge. Ma la cosa piu’ grave conclude Finocchiaro riguarda il fatto che con questo meccanismo gli enti manterranno in bilancio partite attive di difficile esigibilità, ma che consentirà di mostrare, alla faccia della trasparenza, bilanci presentabili.