Carlo Calenda a Catania: “Vi spiego chi sono i mostri”


Di Vittorio Sangiorgi (Direttore del Quotidiano dei Contribuenti)


Carlo Calenda, europarlamentare e fondatore di Azione, ha presentato ieri a Catania, nel suggestivo scenario del Cortile Biscari, il suo nuovo libro intitolato “I mostri e come sconfiggerli”. A margine della presentazione l’ex ministro, rispondendo alle domande della stampa, ha affrontato i temi caldi della politica e dell’economia.

 

CHI SONO I MOSTRI?

“I mostri non sono le persone, come spesso erroneamente pensiamo, ma sono in realtà certi atteggiamenti. É arrivato il momento di capire perché, ad esempio, ci ostiniamo a votare gente a cui non affideremmo la gestione di una nostra attività economica, perché non applichiamo alla politica i valori, sostanzialmente sani, che facciamo valere nella nostra vita privata. Dobbiamo capire perchè siamo sempre insoddisfatti della politica… Cosa ci porta, ogni due anni, a teorizzare una rivoluzione, il vaffa, la rottamazione, il prima gli italiani e ad essere, comunque, insoddisfatti. Ritengo che il problema centrale è che nessuno gestisce più nulla… Siamo un paese che parla di fascisti e comunisti, riforme che non riformano, leggi che dovrebbero cambiare tutto ma che non cambiano nulla. Nessuno, però, sta seduto sulla sedia a gestire la situazione”.

 

L’AZIENDA ITALIA

“Qualunque azienda, portata avanti in questo modo, sarebbe fallita da decenni… Oggi lo stato italiano è a rischio fallimento, perchè uno stato che, pur avendo i soldi, non riesce a pagare la cassa integrazione, non funziona più. Il tema, allora, è capire come portare tutti noi cittadini a comprendere che la politica non è un perenne conflitto ideologico, ma è invece la scelta di coloro che hanno capacità di governo, esperienza nel governo delle cose. Questa è la politica dappertutto ma non nel nostro paese, ed è un problema gigantesco”.

 

LE POSIZIONI DI AZIONE  E GLI SCENARI POLITICI ATTUALI

Come ci collochiamo nel panorama politico italiano? Azione ha un progetto molto chiaro, noi pensiamo che si debba creare un’area liberaldemocratica al centro dello schieramento politico italiano. Un’area che debba essere sufficientemente forte da staccare gli eredi del Partito Popolare cioè Forza Italia, nella speranza che si rinnovi, e i Socialdemocratici, cioè il PD, dall’abbraccio con le posizioni estreme di sovranisti e populisti. In nessun paese d’Europa, gli eredi di popolari e socialdemocratici, si sono fatti sottomettere dalle forze sovraniste e populiste. Anzi, in Europa governano insieme, ad esempio supportando Ursula Von der Layen. Qui non è possibile, con il risultato di in governo paralizzato dall’indecisione e, sul fronte opposto, di un’opposizione che, se andasse domani al governo, ci porterebbe in una gigantesca crisi finanziaria, perché non fa altro che sparare sull’Europa non avendo un programma”.

La politica siciliana? Credo che dobbiamo rinnovarla, e non lo dico per simpatia o antipatia verso il governatore Musumeci, ma perchè –  per esempio – il miliardo e mezzo di fondi europei sospesi dall’inizio della legislatura non sono stati spesi. Se un governo non riesce a spendere i soldi vuol dire che c’è un problema… Che facciamo, prima chiediamo i soldi e poi non li sappiamo spendere?