Carceri: Sisto, a Turi ok dignità detenuti, problema è sanità


“La casa di reclusione di Turi, in cui sono ospitati solo detenuti con pena definitiva, rispetta a pieno il concetto di dignità nell’espiazione della pena. La pena deve essere afflittiva, certo, ma il detenuto deve essere in condizioni di non deprimersi, con il conseguente rischio di atti autolesionistici, e di non provare sdegno per la condizione in cui versa, a pena di propensione all’aggressività. Serve un contesto dignitoso e in questo senso l’iniziativa ‘Estate in carcere’, promossa da Forza Italia e voluta dal segretario nazionale Tajani, sta dando frutti importanti, con una mappatura che ha un valore non solo ricognitivo ma anche operativo, grazie alla segnalazione di piccoli ma importanti interventi che possono dare un grande sollievo ai detenuti”. Lo dice il vice ministro alla Giustizia e senatore azzurro, Francesco Paolo Sisto, al termine della visita al carcere di Turi, comune della città metropolitana di Bari. “A Turi – riprende – c’è un ottimo rapporto tra detenuti e polizia penitenziaria e non si registrano carenze significative né igieniche né relative all’organico, se non sul fronte sanitario, dove c’è un solo medico che, incredibilmente, fa turni incerti. C’è poi bisogno di incrementare i percorsi rieducativi. Ne ho già parlato con il sindaco Giuseppe De Tommaso che – conclude Sisto – si è impegnato a portare il tema al mondo dell’imprenditoria locale per implementare laboratori che possano consentire l’avvio dei detenuti all’attività lavorativa”. (AGI)