Caporalato Dior: “noi sorvegliati sempre a disposizione datore”


“In particolare nella Pelletteria – commentano gli investigatori milanesi – i lavoratori, molti clandestini o in nero, si trovavano in situazioni abitative degradanti ricavate presso gli stessi luoghi di lavoro o in stabili adiacenti, con ambienti abitativi abusivi e insalubri, pericolosi per la salute. Nelle aziende erano ricavati veri e propri dormitori. In sostanza erano sempre a disposizione del datore di lavoro e di fatto continuamente sorvegliati nel capannone dove c’era un impianto di video sorveglianza”. I lavoratori cinesi non regolarmente assunti e trovati all’interno del laboratorio, ascoltati dai carabinieri, “sono preparati a dichiarare, in caso di controlli, di non essere impiegati nell’azienda, adducendo le più disparate e inverosimili motivazioni circa la loro presenza all’interno dei locali della pelletteria cinese, mentre nessuno ha dato una spiegazione plausibile del perché dormisse in azienda, e soprattutto tutte le dichiarazioni risultano in contrasto con quanto riferito da un paio di altre lavoratrici”. Significativo anche lo studio delle curve di assorbimento di elettricità da parte della società, dal quale si deducono attività dalle 6.30 del mattino alla notte, senza cali nemmeno il giorno di Pasqua. E quando arrivano i carabinieri alla New Leather, i lavoratori, spaventati, tentano di scappare dalla loro gabbia scavalcando il muro di recinzione. Pagati poche centinaia di euro mensili, impegnati senza pausa e sorvegliati, ignari dei rischi per la salute e la sicurezza. E’ lo scenario riferito da diversi lavoratori alle dipendenze delle società ‘Pelletterie Elisabetta Yang’ e ‘New Leather srl’ nei cui laboratori venivano fabbricati i prodotti col marchio Dior. G. racconta di fare le pulizie “senza seguire un vero orario di lavoro” e “di non percepire una retribuzione ma che suo cognato gli ‘consegna qualcosa” con la possibilità di avere vitto e alloggio nel laboratorio”. Z., che incolla le parti in pelle per la realizzazione di portafogli, riferisce di ricevere uno stipendio di 450 euro mensili, H. di non godere mai di una pausa. Tutti spiegano di non avere svolto corsi di formazione su possibili infortuni o danni alla salute. (AGI)