“Bambini, giovani e adulti: tutte le generazioni unite nel nome della pace, quella che nasce da gesti concreti di giustizia e riconciliazione”. È il messaggio che il Sermig (Servizio missionario giovani) di Torino vuole rinnovare anche quest’anno, rilanciando alcuni appuntamenti, una tradizione per la realtà di pace e solidarietà fondata da Ernesto Olivero.
Si comincia domani alle ore 14, con ‘2025 Passi di Pace’, una camminata intergenerazionale che dalla periferia raggiungerà il centro della città in piazza Castello. L’invito è aperto soprattutto a bambini, ragazzi e giovani con le loro famiglie, ma anche agli adulti. Nel corteo, solo bandiere della pace e un gesto concreto di solidarietà: la raccolta di generi alimentari a lunga conservazione per le missioni umanitarie promosse dall’Arsenale della Pace.
Martedì 31 dicembre, invece, si terranno il ‘cenone del digiuno’ e la marcia della pace. Sarà proprio l’ex fabbrica di armi di Borgo Dora a ospitare il tradizionale ‘cenone del digiuno’, una serata di riflessione e testimonianze a cui parteciperanno giovani e adulti da tutta Italia. Ospiti, tra gli altri, Laura e Amerigo Basso, genitori di Sammy, il giovane biologo malato di progeria scomparso ad ottobre. Condivideranno la loro esperienza di famiglia segnata dalla fatica, ma anche da gioie inaspettate.
I partecipanti saranno invitati a devolvere l’equivalente che avrebbero speso per il Cenone di Capodanno ai progetti di solidarietà del Sermig in Italia e nel resto del mondo. La serata si concluderà con marcia della pace e la partecipazione alla Messa celebrata dall’arcivescovo Roberto Repole nel Duomo di Torino a partire dalle 23.30.
“In un mondo che fa fatica a sperare – spiegano Ernesto Olivero e Rosanna Tabasso del Sermig – vogliamo ricordare che la pace inizia dalle vite di ognuno. È la luce che annulla il buio. Ognuno di noi può fare la propria parte”. (AGI)
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