Cannabis: ass. Meglio Legale, proibizionismo fa bene alla mafia


“Il capo degli ultimi giapponesi del proibizionismo, Maurizio Gasparri, dice che in Italia non verrà mail legalizzata la cannabis. Evidentemente preferisce non toccare il monopolio delle mafie, che dalla cannabis ricavano il 42% degli introiti del narcotraffico. Sono 30 anni che ci raccontano che la loro unica soluzione è la repressione: non hanno ridotto i consumi di un solo grammo e i giovani italiani sono tra i maggiori consumatori di stupefacenti in Europa. Oggi con il decreto Caivano intasano le carceri minorili, mentre i grandi narcotrafficanti stanno al sicuro. Gasparri e i suoi sodali dovrebbero provare a confrontarsi con governanti come il ministro della salute tedesco Karl Lauterbach, un medico esperto di politiche sanitarie, che si è formato nelle più prestigiose università del mondo, che davanti al Bundestag ha chiesto di legalizzare la coltivazione domestica di cannabis per togliere mercato alle mafie e per la sicurezza dei ragazzi”. Lo dichiara in una nota Antonella Soldo a nome dell’associazione Meglio Legale, che insieme ad altre circa 30 associazioni promuove la proposta di legge popolare “Io Coltivo” per la coltivazione domestica di cannabis. (AGI)
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