Sui Campi Flegrei “Fratelli d’Italia e il centrodestra possono essere orgogliosi di aver dato finalmente una risposta certa, solida, l’unica possibile a un’area che andava gestita 50-60 anni fa e non lo è stata assolutamente”. Lo dice il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, nel videomessaggio inviato alla convention organizzata a Giugliano (Napoli) dal coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, in occasione dei due anni dall’insediamento del Governo Meloni. “I Campi Flegrei sono un tema internazionale – spiega – che ha interessato e stimolato la comunità scientifica di tutto il mondo per la sua specificità. Purtroppo in Italia il tema non era stato mai affrontato seriamente. Quando il presidente Meloni mi ha voluto alla guida della delega per la Protezione civile, dopo 20 anni di assenza di un ministro in quel ramo dell’amministrazione, mi sono trovato di fronte i tre sindaci di Napoli, di Bacoli e Pozzuoli, che mi hanno prospettato una situazione davvero difficile”. Musumeci rimarca come il Governo abbia operato “con grande tempestività. In meno di un anno – prosegue – abbiamo varato due decreti che sono diventati legge e abbiamo avuto la possiblità di condividere questa iniziativa con i parlamentari, a cominciare da quelli del territorio. Abbiamo stanziato quasi mezzo miliardo di euro per intervenire sulle infrastrutture pubbliche, a cominciare dalle scuole, dagli ospedali, dagli istituti carcerari, dalle infrastrutture stradali, che sono quelle maggiormente sensibili in un territorio dove concorrono tre rischi, quello sismico, quello vulcanico e quello bradisismico”. Il ministro si sofferma poi sull’aspetto della prevenzione: “Dobbiamo tenere conto – ragiona – di quello che c’è già, ovvero mezzo milione di abitanti. Non bisognava consentire una espansione così esagerata con una così fitta densità. Abbiamo programmato una serie di interventi che si svilupperanno nel corso degli anni, pur con le rigorosissime ristrettezze finanziarie che stiamo vivendo in questa fase. Riteniamo che anche la sensibilità dei cittadini stia lentamente cambiando, perché alla prima non c’era nessuno, alla seconda un centinaio di persone e alla terza 1.500 circa. Quindi abbiamo creato una breccia in questo muro dell’indifferenza”. (AGI)