La Cremonese perde Franco Vazquez per tutta la stagione regolare di serie B. Il giocatore argentino è stato fermato per dieci giornate dal giudice sportivo, Ines Pisano, che ha applicato la pena prevista dal Codice di Giustizia Sportiva per chi proferisce un insulto “espressivo di discriminazione razziale”.
Il fatto incriminato risale allo scorso 15 febbraio, al termine della gara tra Bari e Cremonese (1-1) quando Vazquez era venuto a contatto con il calciatore dei pugliesi Mehdi Dorval. In prima istanza il giudice sportivo aveva chiesto, letti i referti arbitrali, un supplemento di indagine alla Procura federale prima di emettere un verdetto che nel pomeriggio è diventata una mazzata per il giocatore e la società grigiorossa. La Cremonese, che nelle ore immediatamente successive all’accaduto aveva smentito per bocca del direttore generale Paolo Armenia qualsiasi frase discriminatoria da parte del proprio tesserato, aveva scelto la via del silenzio. Oggi invece si prepara al ricorso, come lascia intendere la nota rilasciata nel pomeriggio.
La pesante squalifica dell’argentino per razzismo non è la prima nel calcio italiano. Basta ricordare quanto accaduto a Michele Marconi che era stato squalificato per 10 giornate per una frase razzista pronunciata nei confronti del giocatore Obi del Chievo quando indossava ancora la maglia del Pisa. I fatti risalgono alla gara di serie B del 22 dicembre 2020. La società scaligera aveva denunciato una frase razzista da parte dell’attaccante e la richiesta della Procura federale di dieci giornate era stata respinta dal Tribunale federale. La Corte d’Appello aveva invece accolto il ricorso della stessa Procura ma il 31 agosto 2021 il Collegio di Garanzia del Coni aveva cancellato la sentenza rimandandola alla Corte d’Apello che solo il 26 ottobre 2021 ha confermato le 10 giornate di squalifica. Quasi un anno dopo. Oltre a quella di Marconi si ricordano anche la squalifica per 11 turnial tecnico Franco Lerda (Pro Vercelli) e quella dell’attaccante del Padova Santini che fu squalificato dopo circa cinque mesi di indagini (da gennaio a maggio 2021) senza l’ausilio di materiale video e audio. (AGI)